
Testo di Mattia Eccheli
Le auto elettriche hanno un mercato, almeno quelle usate. Lo rivelano i dati della Germania, dove in questo segmento i volumi sono raddoppiati, anche se restano su livelli ancora estremamente bassi. Le agenzie tedesche hanno rilanciato un dato: nel primo semestre di quest’anno le macchine a zero emissioni di seconda mano hanno inciso per il 2,19% sui cambi di proprietà totali. Nello stesso periodo del 2023 valevano l’1,25%.
Il Land dove le elettriche usate stanno riscuotendo il maggior interesse (2,62%) è la Baviera, che con 46.000 euro di salario lordo medio annuale è quinta fra le 16 regioni della repubblica federale. In Baviera hanno i loro quartieri generali sia Bmw sia Audi. Poi ci sono la città/stato di Amburgo (prima per reddito con 49.750 euro) con il 2,5% e il Baden-Württemberg (terzo con 47.000), dove hanno sede Porsche, Mercedes-Benz e Bosch, con il 2,44%.
Le quote più basse, Sachsen-Anhalt (1,18%) e Mecklenburg-Vorpommern (1,28%), sono di regioni dell’ex DDR, che sono anche quelle con gli stipendi medi più bassi, 36.500 euro annui a fronte di una media nazionale di 43.7750. In Germania il mercato delle auto elettriche nuove ha subito una brusca frenata dopo che, lo scorso dicembre, il Governo aveva inaspettatamente e anticipatamente eliminato gli incentivi per l’acquisto che avrebbero dovuto andare avanti fino alla fine del 2024.
Nel primo semestre la quota è scesa al 12,5% dal 15,8% del periodo gennaio/giugno del 2023. Guardando al nuovo, non sorprende che a guidare la classifica delle immatricolazioni sia proprio il Baden-Württemberg (15,6%), che precede lo Schleswig-Holstein (15%) e Berlino (14,7%). Il Land Sachsen-Anhalt è di nuovo fanalino di coda con il 7,2%. Seppur in crescita, il mercato dell’usato elettrico sconta ancora la scarsa disponibilità di prodotto: in sei mesi a fronte di oltre 184.000 immatricolazioni di auto nuove, sono stati contabilizzati poco meno di 71.500 cambi di proprietà.
L’analisi della piattaforma Mobile.de non lascia dubbi: su un totale di 1,4 milioni di auto usate in vendita, appena 65.000 sono a zero emissioni. I prezzi elevati continuano a rappresentare uno dei limiti alla diffusione di questi modelli, ma per l’usato la “buona notizia” (non necessariamente per i primi proprietari) è il sensibile calo del valore residuo, sceso significativamente nei primi mesi dell’anno. Il fenomeno, almeno secondo la DAT, è proseguito anche in maggio e giugno, anche se in maniera meno visibile.
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