
Testo di Tommaso Marcoli
Provate a prenderle. Ferrari continua a dominare il mondiale endurance e dopo il successo alla 1812 km in Qatar e la vittoria ad Imola, ecco il terzo primo posto consecutivo alla 6 ore di SPA. E non finisce qui: se la #51 si conferma vincitrice, la #50 si posiziona al secondo e in LMGT3 è un’altra Ferrari a trionfare. Difficile chiedere e fare di più.
La storica pista delle Ardenne ha accolto equipaggi e tifosi con un clima variabile, capace di alternare squarci di sole a improvvisi rovesci di pioggia. Nonostante la pista bagnata in alcune curve, la #51 di Pier Guidi ha mantenuto fin dall’inizio un passo regolare, evitando rischi inutili durante i doppiaggi e difendendosi dai primi attacchi delle Alpine e delle Peugeot. AF Corse ha subito confermato la doppia competitività delle Ferrari, con la numero 50 sempre nelle prime posizioni e pronta a sfruttare ogni opportunità di sorpasso.
Visualizza questo post su Instagram
Con poco più di un’ora e mezza al termine, l’equilibrio in testa ha subito uno scossone quando Pier Guidi, rientrato nei box per il quarto rifornimento, ha beneficiato di un pit‐stop rapidissimo che gli ha restituito la leadership. La scelta di equipaggiare la vettura con un treno di gomme nuove e il pieno di carburante si è rivelata cruciale: alla ripartenza il pilota italiano ha infilato al Kemmel la BMW #20, mentre poco dopo la Alpine #36, pur mostrando un passo brillante, non è riuscita a tenere il ritmo delle rosse.
Il leitmotiv della gara è stato il risparmio energetico. Mentre la Alpine ha dovuto rallentare più volte per preservare l’ibrido nelle zone di rilancio, la Ferrari #51 ha gestito alla perfezione livello di carica e pit‐stop, guadagnando secondi preziosi. A meno di cinquanta minuti dal traguardo, la #36 è tornata ai box per un ultimo splash and go, mentre le 499P hanno sfruttato la loro maggiore autonomia per mantenere staccate le inseguitrici.

Negli ultimi venti minuti, la gara si è trasformata in una corsa contro il cronometro e contro la riserva di energia residua: con il display a segnare percentuali in continuo calo, Pier Guidi ha spinto senza concedere nulla ai rivali. Quando la #51 ha tagliato il traguardo, il boato del pubblico si è fuso con l’urlo di gioia della squadra in pit‐lane, immortalato dallo spruzzo di champagne e dalle bandiere rosse e gialle sventolate dai tifosi.
Con questo successo, la Ferrari consolida la leadership sia nella classifica Costruttori sia in quella Piloti, portando a sei il totale delle vittorie assolute della 499P nella top-class. La straordinaria affermazione di Spa‐Francorchamps proietta la Rossa verso la 24 Ore di Le Mans con rinnovato entusiasmo e fiducia, mentre in LMGT3 la doppietta AF Corse certifica il dominio delle 296. Il campionato WEC prosegue ora verso il suo appuntamento più prestigioso, dove Maranello cercherà la tripletta per scrivere un’altra pagina di storia del motorsport.

Formula 1 2026: addio DRS e potenza elettrica al 50%: analisi tecnica delle monoposto più leggere, strette e dotate di aerodinamica attiva
Formula 1: la classifica dei piloti più pagati del 2025. Da Max Verstappen al fresco campione del mondo Lando Norris: chi guadagna di più?