
Testo di Andrea Nicoli
Quasi un rally d’altri tempi con distacchi e difficoltà tecniche che ormai raramente si incontrato negli altri round del mondiale. Dopo il ghiaccio a Monte Carlo e la neve della Svezia il Campionato del Mondo Rally ha fatto tappa su terra e fango in Kenya per il Safari, terzo dei 14 round in programma.
Ventun prove speciali per 385 km cronometrati suddivisi in quattro tappe. Certo un kilometraggio diverso a quello che era il temutissimo East African Safari degli anni 70-80, ma per vincere in questo continente la ricetta rimane sempre quella: intelligenza al volante, più che velocità assoluta, affidabilità meccanica e una discreta dose di fortuna. Tutto quello che hanno messo in campo Elfyn Evans e Scott Martin con la Toyota GR Yaris Rally1.

Doppietta a Montecarlo e doppietta in Svezia, in questo inizio del 2025 la Toyota ha fatto la voce grossa nei confronti dei rivali di Ford e Hyundai e qui era sicuramente la più temuta. Se guardiamo alle precedenti quattro edizioni, nei dodici posti sul podio ben 10 erano stati occupati dalla GR Yaris Rally1. Bravi dunque i piloti ma anche bravi gli ingegneri, quelli che hanno portato anche ai vertici della Dakar i pick up Hi Lux.

Una situazione che sembrava poter essere invertita già nella seconda tappa di venerdì. Dopo aver vinto la prova spettacolo nel quartiere di Kasarani a Mombay il gallese Evans non riusciva a contenere l’attacco di Ott Tänak. L’ex campione del mondo di Hyundai prendeva i largo vincendo tre prove consecutivamente ma poi la rottura della trasmissione ricacciava indietro l’estone.
Da lì in avanti la coppia Evans-Martin ha ripreso la testa gestendo la gara con estrema razionalità. In tanti hanno cercato di tenere il passo del leader ritrovato, specialmente i compagni di squadra di Toyota. Alla fine saranno 4 le prove speciali di Takamoto Katsuta e 3 quelle di Kalle Rovanperä con le altre GR Yaris, ma ognuno di loro ha pagato qualche piccolo problema anche solo sotto forma di foratura. Sì sa quando si deve inseguire bisogna andare più forte e viaggiare con l’auto di traverso è più facile danneggiare i pneumatici. Poi anche le piogge di sabato hanno aumentato il livello di difficoltà nel fango ma il leader non si è mai distratto fino al traguardo.

In mezzo a parecchi problemi c’è anche da sottolineare la risposta di Hyundai. Sul podio finale ritroviamo due i20 N (non evolute perché ritenute più affidabili in questa condizioni), quella di Ott Tänak e Martin Jäveoja a 1’09”9 e del campione in carica Thierry Neuvile-Martijn Wydaeghe a 3’32”0.
Domenica poi è stata la giornata del terzo equipaggio della Casa Coreana Adrien Fourmax-Alexander Coria. Ritirati il giorno precedente, grazie al regolamento che permette il rientro con una pesante penalità di tempo, hanno lottano per l’ultima tappa, quella che con una classifica separata premia i primi 5 del Super Sunday e i primi 5 dell’ultima Power Stage con dei punti supplementari. Almeno domenica il francese di Hyundai ha fatto l’en plein conquistando entrambi gli obiettivi con alle spalle i compagni Tänak e Neuville che hanno reso meno amara la trasferta del team Hyundai in Kenya. Nulla invece da fare per le Ford Puma. Non tanto per la qualità della vettura quanto pel la limitata esperienza dei propri piloti. Il team manger Malcom Wilson si è dovuto accontentare del quinto posto di Grégoire Munster e Luois Louka a 11’35”3 di ritardo.

Nella categoria riservata alle vetture Rally2 anche qui una GR Yaris era partita molto forte, quella del figlio d’arte Oliver Solberg con Elliott Edmondons. Poi lo svedese, recente vincitore della gara di casa, ha forato e ha lasciato spazio al veloce e regolare Gus Greensmith con Jonas Andersson che ha portato la Škoda Fabia RS sul gradino più alto del podio. Alle sue spalle gli spagnoli Jan Solans-Rodrigo Sanjuan (Toyota) a 3’15”0 e il paraguaiano Fabrizio Zaldivar a ben 21’27”2 di ritardo a riprova che in questa categoria alzare il piede dall’acceleratore per contenere i danni poteva permettere di conquistare il podio. Nessun italiano al via, neppure in questa categoria. Li attendiamo sicuramente al prossimo round, il Rally Islas Canarias del 24-27 aprire, un rally su asfalto che per la prima volta entra nel mondiale. Qui qualche buon risultato potrebbe arrivare anche per noi.

Dopo soli tre appuntamenti sui 14 in calendario è ancora prematuro parlare di dominio. Sicuramente Evans con due vittorie e un secondo posto ha allungato parecchio sugli inseguitori (+36), ma ancor più importante ha guadagnato fiducia e stima all’interno del team Toyota, dove per almeno un paio di stagioni aveva visto svanire il suo primo titolo sul filo di lana e nel 2024 era rimasto molti indietro. Toyota che invece paga un inizio a dir poco sottotono del due volte campione del mondo Rovanperä.

Qui in Kenya il due volte campione del mondo ha sicuramente dimostrato il suo indiscusso valore prima della foratura, ma al momento i suoi punti scarseggiano. Più compatta la coppia Hyundai Tänak e Neuville con il nuovo arrivato Fourmaux subito veloce. Ecco probabilmente in questa prima fase sono questi gli aspetti che nelle prossime gare potrebbero condizionare le classifiche piloti e costruttori mentre per Ford servirà almeno un pilota di primo livello per dare un senso a una stagione decisamente poco ambiziosa.

1º Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 4h20’03″8
2º Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) – Hyundai – 1’09″9
3º Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) – Hyundai – 3’32″0
4º Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 7’18″7
5º Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 8’15″7
6º Munster-Louka (Ford Puma Rally1) – M Sport – 11’35″3
7º Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) – Toksport – 14’11″6
8º Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) – PH Sport – 17’26″6
9º Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) – M Sport – 28’45″5
10º Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) – Toksport – 35’38″8
CLASSIFICA CAMPIONATO PILOTI (3/14)
1º Evans 88 punti; 2º Neuville 52; 3º Tänak 49; 4º Katsuta 35; 5º Ogier 33; 6º Fourmaux 33; 7º Rovanperä 31; 8º Pajari 19; 9º Munster 14; 10º McErlean 11.
CLASSIFICA CAMPIONATO COSTRUTTORI (3/14)
1º Toyota 158 punti; 2º Hyundai 122; 3º M-Sport Ford 43.

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