
A una settimana di distanza dal Gp d’Austria, che ha visto l’ennesima prova di forza della McLaren, la Formula 1 torna nuovamente in pista con il Gp di Silverstone. Sono tanti i motivi di interesse per questo Gp, basti pensare che proprio un anno fa su questo circuito Lewis Hamilton portò a casa la sua nona vittoria.
Per il mondiale piloti è una corsa a due tra Oscar Piastri e Lando Norris, con Max Verstappen ormai definitivamente fuori dai giochi dopo lo 0 in casella nell’ultimo Gp. Tuttavia, dietro alla McLaren la lotta è aperta, con la Ferrari che dopo il podio ottenuto da Leclerc ha riconquistato il secondo posto nella classifica costruttori. Qui, tenendo conto dell’aria di casa per Lewis Hamilton, i tifosi del Cavallino credono in una prova d’orgoglio per il sette volte campione del mondo.
La Rossa di Maranello con l’aggiornamento tecnico del fondo piatto introdotto in Austria spera di essersi definitivamente messa alle spalle i problemi di bilanciamento e consumo eccessivo delle gomme emersi nei precedenti Gp.
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Libere di venerdì 4 luglio
Qualifiche di sabato 5 luglio
Gara di domenica 6 luglio
Silverstone è il circuito dove si è disputato il primo Gran Premio di Formula 1 della storia, vinto da Nino Farina su Alfa Romeo nel 1950. Sorto collegando le piste di un’ex base RAF, è da allora avvolto da un’aura leggendaria. Per quasi quarant’anni il tracciato è rimasto pressoché invariato, subendo solo modifiche nell’area di box e paddock, oggi collocati tra due curve iconiche: Stowe e Abbey.
Tradizionalmente è uno dei Gp più veloci del calendario. Silverstone ha visto nel 1985 Keke Rosberg siglare la pole con una media di 259,005 km/h, record imbattuto per 17 anni, nonostante la chicane introdotta nel 1975 prima della Woodcote. Dopo il 1994, con la scomparsa di Ayrton Senna, si è intervenuti per ridurre le velocità, modificando proprio le curve Stowe e Abbey (trasformata in chicane).
Oggi il circuito impone accelerazioni laterali fino a 5g, in particolare alla Copse e nella sequenza Maggots-Becketts-Chapel, dove le monoposto affrontano rapidi cambi di direzione prima di lanciarsi sull’Hangar Straight. Lewis Hamilton nel 2018 ha paragonato un giro a Silverstone al pilotaggio di un jet da combattimento.
Pur con le numerose modifiche, Silverstone ha conservato il suo carattere veloce. Le due zone DRS si trovano tra le curve 2 e 3 e tra la 10 e l’11.
Dal punto di vista tecnico, secondo Brembo il tracciato è poco impegnativo per l’impianto frenante. Su una scala da 1 a 5, ha indice di difficoltà 1. Le 8 frenate per giro durano in totale 11 secondi, ma sono ben distribuite, permettendo ai freni di raffreddarsi. Solo 3 frenate sono classificate “Hard”, una “Medium” e quattro “Light”.
La curva più dura di Silverstone per l’impianto frenante è la 3 in cui le monoposto passano da 295 km/h a 130 km/h in 2,33 secondi durante i quali percorrono 115 metri. In quegli istanti i piloti subiscono una decelerazione massima di 4,5 g ed esercitano un carico sul pedale del freno di ben 152 kg. La potenza frenante è di 2.260 kW.

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