
Subito dopo il Gp di Monaco 2025 che ha visto trionfare Lando Norris, la Formula 1 2025 torna in pista con il Gp di Spagna. Si tratta della nona prova del Mondiale, che si si disputerà su una pista molto tecnica. Sono tanti i fattori che rendono interessante questo Gp, su tutti l’entrata in vigore della direttiva tecnica sulle ali flessibili (sono imposti più limiti nelle deflessioni dell’ala anteriore). Una novità che in Ferrari aspettavano da tempo e che, secondo quanto dichiarato dal team principal del Cavallino, Fred Vasseur, dovrebbe riallineare i valori tra le squadre.
In Casa McLaren tiene banco la rivalità tra i due piloti, con Lando Norris che grazie al successo del Gp di Monaco si è portato a soli tre punti di distanza dal compagno di squadra Oscar Piastri. Sono 25 le lunghezze che separano Max Verstappen dal duo Orange.
Clarlers Lerclerc, almeno al momento, appare l’unico dei piloti della Ferrari ad ambire a un podio. Fino ad ora ha ottenuto un terzo e un secondo posto e diversi piazzamenti che lo relegano al quarto posto nella classifica del mondiale piloti.
Ma ci si aspetta molto di più di Hamilton, che se si esclude la vittoria ottenuta nella Sprint della Cina, fino a ora ha fatto ancora troppo poco per essere un sette volte iridato.
Anche la Mercedes è chiamata a una risposta dopo le ultime opache uscite. Kimi Antonelli, sia nel Gp dell’Emilia-Romagna che in quello di Monaco, è rimasto a secco di punti.
DOVE VEDERE IL GP E GLI ORARI DEL GP DI FORMULA 1 DI SPAGNA 2025
Libere di venerdì 30 maggio
Qualifiche di sabato 31 maggio
Gara di domenica 1 giugno
| Nome: | Circuit de Barcelona-Catalunya |
| Sede: | Barcellona, Spagna |
| Tipologia: | Permanente |
| Primo GP: | 1991 |
| Giri gara: | 66 |
| Lunghezza circuito: | 4,657 Km |
| Numero curve: | 14 |
| Lunghezza gara: | 307,236 Km |
| Giro record: | 1:16.330 |
| Detentore record: | Max Verstappen, Red Bull, 2023 |

Inaugurato nel lontano 1991, il circuito permanente di Barcellona (prima, nella città catalana, si sono disputate quattro edizioni del Gran Premio di Spagna sullo stradale del Montjuic, l’ultima delle quali vide nel 1975 la Hill di Rolf Stommelen piombare sulla folla causando quattro morti, sei feriti e una lunga convalescenza per il pilota tedesco) è stato più volte modificato: nel 1994 è stata eliminata la chicane Nissan, nel 2004 la curva Caixa è stata addolcita e nel 2007 è stata introdotta una nuova chicane.
È uno dei circuiti più completi per varietà di situazioni, con un asfalto fortemente abrasivo che mette a dura prova gli pneumatici; non a caso ospita i test precampionato (nel 2016 per ben otto giornate). Il vento è sempre un’insidia per quanto riguarda la messa a punto delle monoposto, che raggiungono punte massime molto elevate sul rettilineo d’arrivo (il più lungo dell’intero Mondiale). Da tenere d’occhio la veloce curva destrorsa Campsa, che ha un lieve scollinamento che preclude la visibilità del punto di corda; sulla curva Renault, dove si transita a circa 230 km/h, l’accelerazione laterale raggiunge picchi di 4G.
La curva più impegnativa per i freni sul Circuit de Barcelona-Catalunya è la numero 10, dove le monoposto decelerano da 310 km/h a 106 km/h in 2,46 secondi, percorrendo 125 metri. I piloti sono sottoposti a una decelerazione massima di 4 g e applicano un carico di 133 kg sul pedale del freno. La potenza frenante raggiunge i 2.019 kW.
Due le zone DRS: una nel rettilineo tra la curva 8 e 9 e una tra la 13 e la 14.
Il Circuit de Barcelona-Catalunya, secondo la Brembo, rientra tra i tracciati poco impegnativi per l’impianto frenante. Su una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà pari a 2, per via delle sole sei frenate per giro, che occupano complessivamente 11,5 secondi: tre sono classificate come “High”, due “Medium” e una “Light”.
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