La sostenibilità di un’auto elettrica non riguarda solo l’assenza di emissioni da gas di scarico. Il loro impatto ambientale deve essere valutato lungo tutto il ciclo di vita: dalla produzione delle batterie all’approvvigionamento energetico, dalla manutenzione fino allo smaltimento finale. Per questo motivo, Green NCAP ha stilato una classifica delle cinque auto più meritevoli in termini di Life Cycle Assessment (LCA), ossia l’analisi dell’intero ciclo di vita del veicolo.
A vincere il Premio LCA 2024 sono stati cinque modelli che si sono distinti per le loro basse emissioni complessive di gas serra:
– BYD Dolphin
– Hyundai Kona
– Jeep Avenger
– Opel/Vauxhall Corsa
– Tesla Model 3
A titolo di esempio, confrontiamo i risultati della Jeep Avenger e della Opel Corsa-e. Due auto elettriche del gruppo Stellantis, entrambe basate sulla piattaforma eCMP2, ma con configurazioni diverse: la Avenger è una suv compatta, più alta e quindi meno aerodinamica, mentre la Corsa-e è una hatchback compatta più bassa ed efficiente.
Nonostante abbiano la stessa batteria da 51 kWh, la Opel Corsa-e si distingue infatti per un punteggio Green NCAP del 99% contro il 97% della Avenger. Nel test su strada reale (On-Road Drive), la Avenger ha registrato un consumo di 15.5 kWh/100 km, permettendo un’autonomia di 361 km, mentre la Corsa-e ha consumato 15.7 kWh/100 km, garantendo 360 km di autonomia.
La vera differenza emerge nei test su autostrada a 130 km/h, dove la Jeep Avenger ha un consumo di 25.9 kWh/100 km, superiore rispetto ai 22.6 kWh/100 km della Opel Corsa-e, che si conferma più efficiente alle alte velocità. Anche nei test a -7°C, la Corsa-e mantiene un consumo più contenuto di 23.9 kWh/100 km, rispetto ai 29 kWh/100 km della Avenger, ma con il limite di un riscaldamento dell’abitacolo più lento, impiegando 10 minuti per raggiungere i 16°C, mentre la Avenger garantisce un comfort termico migliore grazie a un riscaldamento più rapido.
In conclusione, la Opel Corsa-e si distingue per un’efficienza energetica superiore, soprattutto su autostrada e in condizioni climatiche difficili, mentre la Jeep Avenger offre una maggiore versatilità e comfort, risultando una scelta più adatta a chi cerca un SUV efficiente per percorsi misti e temperature rigide.
Per i risultati completi visitare: www.greenncap.com
Per il 2024, Green NCAP ha abbassato la soglia di emissioni totali necessarie per ottenere il riconoscimento: solo i veicoli con un valore pari o inferiore a 100g CO2-eq/km sono stati premiati, rispetto ai 120g CO2-eq/km richiesti nelle edizioni precedenti. Su un totale di 18 auto elettriche testate nell’ultimo anno, solo cinque hanno rispettato questa soglia, rappresentando il 28% dei modelli analizzati.
I risultati hanno evidenziato che i modelli più sostenibili sono quelli compatti dotati di batterie di dimensioni contenute.
Per quanto concerne il consumo energetico dei veicoli elettrici la situazione negli anni è comunque migliorata, contribuendo a ridurre il loro impatto ambientale.
Dal 2020-2021, la capacità media delle batterie è aumentata fino a 70 kWh nel 2024, segno che il settore cerca di bilanciare l’efficienza energetica con la richiesta di maggiore autonomia di guida.
Nonostante i progressi, Green NCAP sottolinea che “nessun veicolo è privo di impatto ambientale”. Aleksandar Damyanov, Responsabile Tecnico di Green NCAP, ha dichiarato che è essenziale fornire ai consumatori “una visione completa dell’impronta ambientale delle auto. I veicoli elettrici beneficiano di un mix energetico più ecologico e di migliori processi produttivi per le batterie, ma non sono una soluzione universale. L’impatto ambientale varia a seconda di fattori come la massa del veicolo, la fonte di energia, la dimensione della batteria e l’efficienza del propulsore.”
Le auto endotermiche sono comunque più penalizzate da un punto di vista di emissioni complessive e hanno un potenziale di miglioramento molto più limitato.
A partire dall’estate 2025, Green NCAP integrerà i risultati del LCA nei propri protocolli di valutazione ambientale a stelle. Questo permetterà di dare maggiore rilevanza all’impatto complessivo di un veicolo, spostando l’attenzione dalle sole emissioni di scarico all’intero ciclo di vita.
Una decisione che aiuterà consumatori e produttori a prendere decisioni più consapevoli e a incentivare lo sviluppo di veicoli sempre più sostenibili.
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