
Il governo britannico introdurrà entro il 2028 una nuova tassa “pay-per-mile” sulle auto elettriche e plug-in. La misura, annunciata nel Budget d’Autunno dal cancelliere Rachel Reeves, rappresenta un cambio di passo importante nella politica dei trasporti del Paese.
La nuova tassa, chiamata eVED, sarà attiva da aprile 2028. Il sistema è semplice: chi guida un’auto elettrica pagherà 3 pence per ogni miglio percorso, mentre chi usa un’ibrida plug-in ne pagherà 1,5.
Il governo ha già chiarito un punto: non ci saranno tracker o controlli sulla posizione del veicolo. Inoltre, gli automobilisti non dovranno indicare quando o dove percorrono i chilometri. Resta però da definire come dichiarare il totale annuo. La soluzione più probabile è una comunicazione in fase di pagamento della tassa di circolazione.
Secondo le stime ufficiali, la eVED porterà nelle casse dello Stato 1,1 miliardi di sterline nel 2028-29 e crescerà fino a 1,9 miliardi entro il 2030-31.
Il governo ha scelto questa strada per una ragione precisa. Il mercato delle auto elettriche nel Regno Unito sta crescendo rapidamente. Nel 2024 le ev hanno raggiunto quasi il 20% delle nuove immatricolazioni. Nel 2025, in alcuni mesi, hanno superato il 23%, con oltre 72.000 nuove auto a batteria vendute in un solo mese.
Inevitabilmente questa crescita si porta dietro una diminuzione delle entrate delle accise sui carburanti. Di conseguenza, il governo teme un buco nei finanziamenti destinati alla manutenzione delle strade. Per questo motivo la eVED viene presentata come una soluzione di equilibrio. L’obiettivo è far contribuire tutti gli utenti in base all’uso reale della rete stradale, senza rallentare la transizione verso l’elettrico.
Nell’Europa continentale la maggior parte degli Stati continua a puntare su esenzioni e agevolazioni fiscali per favorire la diffusione – lenta – delle auto elettriche. In molti Paesi i veicoli a batteria godono di un’imposta di proprietà ridotta o annullata, mentre altri stanno gradualmente rimodulando gli incentivi — senza però introdurre tasse chilometriche.
Nella maggior parte delle regioni italiane le auto elettriche sono esentate dal bollo per cinque anni e continuano a beneficiare di una riduzione significativa dell’imposta anche al termine di questo periodo. In alcune regioni, come la Lombardia, l’esenzione è addirittura permanente. A questo si sommano gli incentivi statali all’acquisto, che restano ancora uno strumento centrale per favorire la transizione del parco circolante.
Fonte: Autocar
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