
“Ponte sullo stretto”: Articolo in sintesi
Il Ponte sullo Stretto procede a vele spiegate. Dopo la firma dell’accordo per interventi propedeutici e funzionali dello scorso 17 luglio, oggi 6 agosto il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) ha approvato il progetto definitivo del Ponte.
Come riportato nel comunicato del Mit, quello odierno è un passaggio cruciale per la realizzazione di quella che viene definita come la più imponente infrastruttura del Paese, nonché. secondo le parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, “il ponte a campata unica più lungo al mondo”.
L’approvazione è arrivata durante l’ultima riunione del CIPESS, alla presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il via libera si basa su una corposa documentazione tecnica presentata dal MIT, con il supporto della società Stretto di Messina S.p.A., e comprende:

L’apertura dei cantieri è prevista entro la fine del 2025, con l’avvio delle cosiddette opere anticipate volte a limitare l’impatto sul territorio. Tra queste: realizzazione delle piste di accesso, allestimento dei campi base, bonifica da eventuali ordigni bellici e risoluzione delle interferenze con i sottoservizi.
Contestualmente, si passerà alla progettazione esecutiva, articolata in tre fasi:
Il completamento dell’opera è fissato al 2032.
L’infrastruttura, fortemente voluta dal Governo, che viene presentata come un “acceleratore di sviluppo” non solo per la mobilità tra Calabria e Sicilia, ma anche per l’intero Mezzogiorno. Il ministro Salvini ha voluto ringraziare anche i predecessori che, a suo dire, hanno creduto fin dall’inizio nel progetto, citando in particolare l’ex ministro Pietro Lunardi.
Sul sito della società Stretto di Messina è stato pubblicato il progetto (QUI).
Il sistema di collegamento comprende:
Sul piano ambientale, il progetto prevede un taglio di 12,8 milioni di tonnellate di CO₂ tra il 2025 e il 2063. Il valore attuale netto economico dell’opera (VANE) è stimato in 3,9 miliardi di euro, con un Tasso Interno di Rendimento Economico (TIRE) del 4,51%.

Il Ponte è inserito nel Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo, uno dei tracciati strategici della rete TEN-T dell’Unione Europea. La Commissione UE ha riconosciuto il valore dell’infrastruttura in termini di coesione, efficienza e sostenibilità. La società Stretto di Messina S.p.A. ha già ottenuto 25 milioni di euro di cofinanziamento europeo per la progettazione ferroviaria.

La società Stretto di Messina S.p.A. è la concessionaria dell’opera, partecipata per il 55,2% dal Ministero dell’Economia, per il 36,7% da ANAS, e con quote di RFI e delle Regioni Calabria e Sicilia. Il contraente generale è il consorzio Eurolink, guidato da Webuild, mentre la progettazione dell’opera è affidata alla danese Cowi. Edison Next curerà il monitoraggio ambientale, mentre la Parsons Transportation Group sarà il project management consultant.
1. Quando inizieranno i lavori del ponte?
I cantieri partiranno entro la fine del 2025 con le opere preparatorie. Il completamento è previsto per il 2032.
2. Quanto sarà lungo e cosa prevede?
Il ponte avrà una campata sospesa di 3.300 metri, la più lunga al mondo. Sarà largo 60 metri e ospiterà sei corsie stradali e due binari ferroviari.
3. Quanto costerà il progetto?
Il costo stimato è di circa 13,5 miliardi di euro, interamente coperti da fondi già stanziati.
4. Quali benefici porterà?
Ridurrà i tempi di attraversamento (fino a -2 ore), migliorerà la mobilità tra Calabria e Sicilia e taglierà 12,8 milioni di tonnellate di CO₂ entro il 2063.
5. È un’opera riconosciuta a livello europeo?
Sì, il ponte è parte del corridoio TEN-T “Scandinavo-Mediterraneo” ed è cofinanziato dall’UE con 25 milioni di euro per la progettazione ferroviaria.
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