
Il Tesla Cybertruck è stato protagonista di una presentazione in pompa magna nell’ormai lontano 2019, con l’azienda che nelle settimane successive dichiarò di aver raggiunto 1 milione di prenotazioni.
Un successo quasi certo, quindi? Non proprio, perché dopo il lancio della versione di produzione nel 2023, che aveva un costo molto superiore (82.235 dollari) rispetto a quello annunciato nel 2019 (39.900 dollari per la versione base), oltre a un’autonomia inferiore, il veicolo elettrico è stato un flop totale.
La Tesla, che presso la Gigafactory del Texas aveva previsto un volume produttivo di 250.000 unità all’anno (con la possibilità di arrivare a 500.000), ha avuto difficoltà a vendere 40.000 unità nel primo anno di vita del pick-up a corrente (2024). Vendite che secondo Cox Automotive sono scese ulteriormente nel 2025 (-32,5%), con 2.619 veicoli venduti a gennaio e febbraio negli Stati Uniti.

Il risultato di questo andamento claudicante è duplice. Da una parte, secondo Electrek, la Tesla ha accumulato un inventario di 3.700 unità corrispondente a 300milioni di dollari di valore. Dall’altro, Elon Musk, con l’obiettivo di far diminuire il consistente stock, propone una scontistica super, valida fino a fine mese: un finanziamento con tasso annuo effettivo globale (TAEG) dello 0% per chi ordina il Cybertruck con il pacchetto Full Self-Driving da 8.000 dollari. Con un listino di 88.000 dollari (Cybertruck Dual Motor più FSD), la Tesla, per sovvenzionare i prestiti al tasso attuale, dovrebbe sostenere una perdita di circa 10.000 dollari per unità.
La società americana nel periodo gennaio-marzo ha registrato 336.681 consegne in tutto il mondo, rispetto alle 387.000 unità dello stesso periodo del precedente anno. All’andamento negativo dell’azienda ha contribuito l’impegno di Musk all’interno del governo Trump, che ha trascinato la compagnia in un punto di non ritorno. Contestazioni, Tesla vandalizzate ed Elon Musk costretto dagli azionisti di maggioranza a lasciare il suo posto al Doge e tornare al timone dell’azienda. Teatrino che non sembra finito, con tanto di scaramucce verbali tra Trump e Musk, che hanno avuto come conseguenza diretta l’andamento altalenante del titolo Tesla in borsa.
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