
Testo di Roberto Sposini
Dopo avervi parlato di cosa offre e come va il suv elettrico Xpeng G6, vi raccontiamo G9, un altro suv elettrico, questa volta di dimensioni (e prestazioni) maggiori, con cui il marchio cinese completa l’offerta a pochi giorni dal suo debutto in Italia. In sintesi, parliamo di un’elettrica dalle dimensioni importanti (è lunga 489 cm), dalle performance notevoli (le versioni di punta offrono una potenza di 551 cv, o 405 kW), con un’autonomia dichiarata fino a 570 chilometri, versioni a trazione anteriore o integrale e un prezzo di listino a partire da 61.170 euro, che diventano 56.800 grazie alla promozione in atto al momento di scrivere.
Insomma, facile vederci una sfida nemmeno tanto velata all’industria europea, con “plus” tecnologici come l’architettura a 800 V e batterie che arrivano a 98 kWh di capacità. Non male per un debutto.

Ma il meglio deve ancora venire. Del design europeo vi avevamo già detto in occasione del test drive della G6, un design a cui la G9 aggiunge evidentemente dimensioni più generose (oltre alla citata lunghezza anche la larghezza è importante: 193 cm, un filo meno di una Tesla Model X per capirci), un frontale che in Xpeng chiamano “X-Bot face” alludendo alle affinità con il volto di un robot, frontale che incorpora una griglia anteriore attiva per ottimizzare l’aerodinamica, il tutto per un’efficienza aerodinamica molto buona. Forse la personalità nel suo complesso non è il suo forte.
Ma è dentro l’effetto “wow”. Non è solo quell’effetto “premium” che si ha quando si sale, si tocca, si “annusa”, e si percepisce che quell’idea di Cina come qualcosa di lontano dai gusti europei ormai va dimenticata. Ma è lo spazio, la qualità dei rivestimenti (peccato ci sia ancora la pelle animale quando esistono ormai molte alternative eco-friendly), quei sedili (regolabili elettricamente fino a 8 direzioni) che ampi, riscaldabili, ventilati, “massaggianti”, sono un invito al viaggio.

Un viaggio che, come su G6, ma qui ancora più sofisticato, include il “Meditation mode”, per pause relax con tanto di video di foreste equatoriali che scorre sul grande display da 14 pollici (che su G9 si allunga fino al passeggero) mentre il sedile si reclina dolcemente e le gocce di pioggia sembrano colpire il tetto, creando un suono delicato, con l’acqua che scorre dolcemente, facendovi sentire in pace col mondo. Il tutto, naturalmente, non prima di esservi fermati e aver messo l’auto in “P”.
Lo spazio? Molto, anche al posteriore dove gli schienali si inclinano, si ripiegano, infine si abbattono per lasciare ai bagagli fino a 1.576 litri, a cui si aggiunge un pratico vano anteriore da 71 litri perfetto per riporre i cavi di ricarica.

Dal doppio display centrale si gestisce tutto, o quasi, basta prenderci la mano come si diceva un tempo. La scorciatoia? Chiedere aiuto all’assistente vocale di turno. “Hey Xpeng!”: c’è da essere decisi, quasi perentori, bisogna parlare in inglese (l’italiano al momento del test drive non era ancora disponibile, immaginiamo lo sarà a breve) e lui, un mini-robottino che occhieggia dal display, oltre a riconoscere da quale dei passeggeri arriva la richiesta, alza e abbassa vetri, apre il portellone, regola il comfort climatico (diviso in quattro zone dell’abitacolo). Insomma fa dimenticare quasi la mancanza di comandi fisici, un “trend” a cui i nostalgici di leve e pulsanti faranno bene ad abituarsi. Siete di quelli che senza Another brick in the wall dei Pink Floyd non uscite nemmeno dal garage? Cosa ne dite di 22 altoparlanti e una potenza totale di 2.150 Watt (sì sì, avete letto bene…).

La gamma G9 offre tre possibilità: la Standard Range con trazione posteriore e batteria da 78,2 kWh offre 460 km di autonomia, la Long Range offre una batteria da 98 kWh e porta l’autonomia massima a a 570 km, al vertice c’è la AWD Performance con trazione integrale, batteria da 98 kWh e una potenza combinata di 405 kW (551 cv) che se siete di quelli che andate di fretta uno 0 a 100 km/h in 3,9 secondi potrebbe interessarvi. L’autonomia? Oltre 500 chilometri, 520 per la precisione, abbastanza realistici a patto di non esagerare con lo “scatto” di cui sopra.
Si diceva dell’architettura a 800 V, che per chi non sapesse ha ripercussioni positive sulla capacità di ricarica che diventa “ultrarapida”, con versioni che supportano potenze fino a 300 kW (a dire il vero non così diffuse nel nostro Paese…), e tempi di ricarica con il solito 10-80% in 20 minuti. Diversa la “musica” se usate la ricarica domestica fino a 11 kW (da 9 a 11 ore); anche qui, come sulla G6, c’è la funzione V2L (Vehicle-to-load) da 3,3 kW utile per alimentare dispositivi esterni.

Su G9 il pacchetto di Adas è fra più completi del mercato e oltre ai consueti cruise control adattivo, il mantenimento della corsia e i diversi sistemi anti collisione (frontale, laterale e posteriore), c’è un sistema che supporta tutte le manovre di parcheggio grazie a telecamere a 360° (che vedono anche sotto il veicolo, utile per chi affronta terreni accidentati o fa soft off road) e alla possibilità di parcheggiare l’auto da remoto tramite smartphone (utilissimo se avete un garage piccolo, ancora di più viste le dimensioni non esattamente urbane della G9…).
Ma quindi, sta G9 cosa offre nel concreto? Noi abbiamo provato la AWD Performance, quella con le sospensioni pneumatiche autolivellanti che offrono 5 diverse altezze da terra ma che, soprattutto, su adattano automaticamente al vostro stile di guida. Comfort è la parola che viene più spesso in mente mentre si guida. Certo, anche le prestazioni, chiaro vista la potenza. Il silenzio, l’assenza di vibrazioni, ci mancherebbe altro su un’elettrica… Tutto prevedibile. G9 però sa essere confortevole e precisa allo stesso tempo, “stabile e coinvolgente” dicono in Xpeng, senza peccare di troppa enfasi.

Certo pesa, oltre 2 tonnellate, e sul misto a volte si sente. Lo sterzo non sarà dei più sensibili. Ma diamine, chi si aspetta da un suv prestazioni da brivido forse dovrebbe guardare altrove. Insomma, che quella cinese sia l’industria che sta guidando la transizione ecologica dell’auto appare sempre più evidente, e G9 ne è un’ennesima testimonianza, insieme a BYD, Omoda&Jaecoo e altri che verranno.
Alla tecnologia, innovazione, accessibilità, in Cina hanno metabolizzato lo stile, il design che piace a noi europei. Aggiungete un rapporto qualità-prezzo particolarmente interessante e… bingo! D’altro canto, signori, cosa vi aspettavate da un’azienda che in Cina (dove l’hanno prenotata in 4mila…) è pronta a lanciare nel 2026 la prima vera auto volante?
Primo contatto con la nuova Toyota Aygo X hybrid: beve pochissimo e va davvero forte, il prezzo parte da 20.850, promozioni escluse
Terzo modello più venduto in Italia del marchio coreano, la Kia Stonic riceve l'aggiornamento estetico di famiglia. Motori benzina o mild hybrid. Prezzi da 22.800 euro