
Testo di Tommaso Marcoli
A un anno dal lancio, Renault aggiorna in modo importante la Symbioz, il crossover compatto che si posiziona tra Captur e Austral. Il cuore del cambiamento è sotto il cofano, con l’introduzione di una nuova motorizzazione full hybrid da 1.8 litri e 160 cv complessivi, che sostituisce la precedente unità da 1.6. Un upgrade pensato per offrire più prestazioni, ridurre i consumi e rendere l’auto ancora più interessante per chi cerca una vettura versatile e moderna per la famiglia e la città.

L’abitacolo mantiene l’impostazione già collaudata della Captur, con la plancia e la strumentazione digitale OpenR Link, dotata di servizi Google integrati. L’ambiente è razionale, ben rifinito e tecnologicamente aggiornato. La possibilità di scaricare nuove app dal Play Store, la navigazione Google Maps e l’assistente vocale integrato contribuiscono a un’esperienza di bordo fluida e intuitiva.

Il tetto panoramico Solarbay, a oscuramento elettronico, rappresenta un optional interessante che aumenta il comfort e la luminosità dell’abitacolo. Molto pratico anche il divano posteriore scorrevole, che consente di variare la capacità del bagagliaio da 434 a 548 litri, adattandosi così alle esigenze quotidiane. Disponibile, come optional, anche il ruotino di scorta, che però limita la possibilità di regolare il piano di carico.

Il quattro cilindri a benzina aspirato cresce da 1.6 a 1.8 litri, guadagnando in potenza (109 cv contro i precedenti 94) e in coppia (172 Nm invece di 148). Rimane invariata l’architettura full hybrid, che prevede due motori elettrici: uno da 49 cv che interviene sulla trazione e un secondo che gestisce il cambio robotizzato a innesti frontali. La potenza complessiva sale così da 143 a 158 cv. Anche la batteria migliora: ora ha una capacità di 1,4 kWh, contro i 1,2 della versione precedente.
Le prestazioni ne beneficiano chiaramente: la velocità massima ora raggiunge i 180 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h scende a 9,1 secondi. Un progresso che si fa sentire anche nella guida quotidiana, rendendo la Symbioz più pronta e brillante in ogni situazione.
Alla guida, i progressi si percepiscono fin dai primi chilometri. Il nuovo motore si integra perfettamente con il sistema elettrico, garantendo partenze silenziose e transizioni quasi impercettibili tra le varie modalità di funzionamento. Il cambio multi-mode, che già si era distinto per la sua morbidezza in città, ora mostra una maggiore reattività anche nelle situazioni più impegnative, come le accelerazioni improvvise o i tratti in salita.

La maggiore coppia del nuovo motore aiuta a ridurre i regimi di rotazione e a rendere l’auto più fluida. Anche in condizioni di carico pieno, la Symbioz non soffre più della leggera carenza di spinta che affliggeva la precedente versione 1.6.
Il comportamento dinamico rimane equilibrato: lo sterzo è preciso, progressivo e comunica bene, mentre le sospensioni assorbono in modo efficace le asperità dell’asfalto. Per la guida in città e in ambito urbano, è molto utile la funzione “B” del cambio, che incrementa il freno motore e massimizza il recupero di energia in rilascio.

Uno degli obiettivi dichiarati da Renault era migliorare l’efficienza generale. Rispetto alla precedente Symbioz 1.6 E-Tech, la nuova versione promette un calo dei consumi di circa il 10%. Durante la breve prova ho registrato di una media di 20 km/l nel ciclo combinato. Ottimi anche i dati sulle emissioni, ora pari a 98 g/km di CO₂, che permettono alla Symbioz di accedere senza costi a molte ZTL, inclusa l’Area C di Milano.
In un periodo in cui i costi di gestione sono sempre più importanti per il cliente, questi miglioramenti rappresentano un vantaggio concreto e tangibile.
La gamma della Symbioz rimane articolata su diversi allestimenti. Si parte dalla versione 1.8 full hybrid a 32.450 euro, mentre l’allestimento Iconic oggetto del test, completa di guida semiautonoma di livello 2, rilevamento angolo cieco e portellone motorizzato, è proposta a 36.950 euro.
La dotazione tecnologica è moderna e ben studiata, ma restano alcune assenze difficili da giustificare in questa fascia di mercato: la climatizzazione rimane monozona, e i fari a matrice di led non sono disponibili, nemmeno come optional. Inoltre, su alcuni allestimenti le tecnologie di assistenza alla guida più avanzate richiedono un pack aggiuntivo da 1.100 euro.

Con la nuova motorizzazione 1.8 E-Tech 160, Renault Symbioz si conferma un crossover compatto e razionale, capace di rispondere in modo concreto alle esigenze di efficienza, versatilità e comfort. I miglioramenti in termini di prestazioni e consumi rendono l’auto ancora più convincente, mentre l’esperienza di guida fluida e il bagagliaio versatile ne fanno un compagno ideale per la famiglia moderna.
Rimangono alcuni dettagli migliorabili nella dotazione, ma l’equilibrio complessivo dell’auto resta molto buono. In un mercato sempre più competitivo, la Symbioz si posiziona come un’opzione concreta e affidabile per chi cerca un crossover full hybrid compatto, spazioso ed efficiente.

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