
Testo di Andrea Bellomo
La nuova Clio sesta serie arriva in Portogallo per il primo contatto con la stampa. Il percorso tra Lisbona, Cascais e le salite verso Sintra mescola città, statali e autostrada e ci ha aiutato a capire quanto il progetto della B francese sia evoluto: stile, abitacolo, tecnica ibrida e consumi.
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Il frontale rappresenta il cambio più evidente rispetto alla generazione precedente: calandra larga, firma luminosa a losanga, cofano allungato che ne slancia la figura. Le fiancate mostrano superfici scolpite e passaruota marcati, e il debutto dei cerchi a 18 pollici (sulla versione Esprit Alpine). Dietro, i quattro elementi luminosi separati in stile supercar e il portellone più verticale rendono la coda compatta, visivamente stabile. Le dimensioni crescono fino a 412 cm di lunghezza e 177 di larghezza, con passo a 259 cm.

Dentro si percepisce il cambiamento radicale della Clio. Il display centrale da 10,1 pollici, affiancato dalla strumentazione digitale, rende la plancia moderna e ordinata. Il sistema OpenR Link con servizi Google risponde rapido e semplifica la navigazione. Materiali e assemblaggi mostrano un livello superiore rispetto alla generazione precedente, con qualche miglioria applicabile alle portiere, a nostro avviso.
La posizione di guida risulta ben studiata: volante compatto derivato da Austral e Rafale, sedile con sostegno laterale rinforzato da un filo metallico interno, pedaliera corretta. Dietro due adulti trovano spazio senza fatica. Il bagagliaio ha una capacità minima di 391 litri (309 litri per la ibrida), con soglia di carico abbassata di circa quattro centimetri, soluzione pratica nella vita di tutti i giorni. Abbattendo le sedute posteriori il vano di carico aumenta a un massimo di 1176 litri (1094 litri nella versione ibrida).

Con un listino che parte da 18.900 euro per la motorizzazione benzina e arriva a 28.300 euro per la top di gamma E-Tech Esprit Alpine, la nuova Clio si posiziona in modo competitivo nel cuore del segmento. La versione ibrida da 24.900 euro rappresenta il punto di equilibrio tra dotazione, efficienza e tecnologia, mentre le varianti superiori aggiungono contenuti e finiture che avvicinano la vettura a modelli di categoria superiore. Golf, la Clio sta arrivando.

La nostra prova si è concentrata sulla versione E-Tech Full Hybrid da 160 cavalli. Il quattro cilindri 1,8 lavora con due motori elettrici e una batteria da 1,4 kWh, coordinati dalla trasmissione multimode. In città la marcia parte quasi sempre in elettrico e la vettura procede con continuità nelle ripartenze, recuperando energia in rilascio. La spinta ai medi regimi facilita ingressi in rotonda e sorpassi, con un’erogazione che resta progressiva anche quando si chiede più ritmo. Il passaggio tra elettrico e termico è stato morbido e raramente percepibile.

Il fronte consumi è uno dei suoi punti più forti. Nei percorsi urbani la presenza della parte elettrica permette di viaggiare a zero emissioni per lunghi tratti. Quanto? Renault indica fino all’80% del tempo in elettrico in contesto cittadino, dato che trova conferma nella sensazione di guida quotidiana. Nei tratti misti il sistema consente medie reali attorno a 4–4,5 l/100 km, cioè circa 22–25 km con un litro. Con guida regolare si possono coprire percorrenze comprese tra 700 e 1000 km con un pieno, valore che rende questa soluzione interessante anche per chi macina molta strada. Una piacevole sorpresa quando abbiamo restituito l’auto a fine prova.
L’isolamento acustico rappresenta un ulteriore passo avanti: retrovisori ridisegnati, montanti con schiume fonoassorbenti e fondo carenato limitano fruscii e rumore di rotolamento, così il quattro cilindri si avverte soprattutto in piena accelerazione e resta discreto nei trasferimenti costanti. A ciò si aggiunge un pacchetto di assistenze che raggiunge 29 dispositivi, con regolazione adattiva della velocità, guida assistita nelle code, frenata automatica anche in retromarcia, telecamere a 360 gradi ad alta definizione e una telecamera dedicata nel montante interno che controlla i segnali di stanchezza e distrazione, integrando i sistemi di sicurezza attivi con una funzione di sorveglianza continua del conducente. Il tutto accompagnato da un infotainment Google predisposto a ospitare Gemini attraverso aggiornamenti software a distanza.

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