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Porsche 911 Spirit 70, L’A prima prova

di Saverio Villa - 13/06/2025

Per i “porschisti” conservatori solo una 911 può portare a buon diritto lo stemma con la cavallina di Stoccarda. E possibilmente deve essere una 911 del secondo millennio. Così, per i nostalgici, la Porsche sforna a intervalli regolari versioni speciali con livree ispirate al passato.

Stile “antico”, meccanica rivoluzionaria

L’ultima arrivata è la Spirit 70 che, come si evince facilmente dal nome, ha un look che si rifà agli anni 70. Ma la base meccanica non ha nulla di nostalgico, anzi… Infatti è quella della Carrera Cabriolet GTS, con il modernissimo sei cilindri boxer 3600, che non è solo mild hybrid ma è anche sovralimentato da un turbocompressore elettrico. Quasi una rivoluzione. Tutto questo, tradotto in numeri, significa 541 cv e 610 Nm. La trazione è rigorosamente solo posteriore (come le 911 di 50 anni fa), ma il cambio è il Pdk a doppia frizione con 8 rapporti.

Muso minaccioso

Esteticamente la Spirit 70 ha una caratterizzazione esterna molto marcata. Si distingue immediatamente dall’enorme scritta 911 sul cofano sovrastata da tre ampie strisce nere: un espediente che alcuni decenni fa veniva adottato dai possessori di auto molto veloci per far sì che chi precedeva capisse subito dal retrovisore di avere alle spalle un’auto minacciosa. E le desse subito strada.

Festival di loghi revival

Ma ci sono anche il numero identificativo 70 sulle portiere (modificabile o rimovibile a scelta dal possessore), il logo storico Porsche del 1963 sempre sul cofano e dettagli color bronzo qua e là. Sono specifici anche i cerchi (da 20” davanti e 21” dietro) con cinque razze sempre color bronzo e con il dado centrale. E poi le scritte dorate Porsche e 911 Spirit 70 in coda, il marchio Porsche Heritage sulla griglia posteriore e i badge dorati laterali con la scritta Exclusive Manifaktur.

Atmosfera diversa nell’abitacolo

All’interno ci sono rivestimenti misti che combinano pelle e un tessuto chiamato Pasha con una trama che richiama una bandiera a scacchi. E questo tessuto è presente anche sul fondo del vano bagagli, nello spazio dietro i sedili anteriori e sul cassettino davanti al passeggero. È stata modificata anche la grafica della strumentazione per richiamare uno stile più classico di quello della Carrera standard, con indicatori bianchi e scala in formato analogico. Ma i dettagli specifici sono tanti ed elencarli tutti sarebbe noioso.

Colore speciale e tanti gadget

La Spirit 70 è disponibile in diverse tinte “storiche” tra cui il verde evocativo denominato Olive Neo, oppure l’arancione della vettura presente nelle foto. Ma in parallelo è stata sviluppata anche una “imperdibile” linea di abbigliamento e di oggetti lifestyle che riprende i temi della Spirit 70. E non manca neppure un cronografo, destinato in esclusiva agli acquirenti della vettura, con dettagli che richiamano alcuni elementi dell’auto e il numero di serie dell’auto stesso inciso sul fondello.

Come va su strada?

Su strada, ovviamente, la Spirit 70 non ha nulla di nostalgico. Come la GTS standard ha una spinta fulminante e, grazie al turbo elettrico e al motore elettrico ausiliario, un’erogazione talmente corposa già ai bassi regimi che sembra quella di un grosso motore aspirato.

Lo sterzo è molto preciso, le sospensioni elettroniche danno un grande senso di controllo e sicurezza, i freni sono insensibili a qualsiasi maltrattamento e il retrotreno sterzante aumenta in modo sostanziale la manovrabilità. Il baricentro arretrato per via del motore posteriore a sbalzo (una caratteristica che contraddistingue da sempre le 911) dà una leggera sensazione di alleggerimento del muso alle velocità intermedie (ma nulla di paragonabile a quelle delle antesignane degli anni 70), che comunque viene meno all’aumentare delle andature.

E poi, come su tutte le 911 di ultima generazione, c’è il tasto Sport Response che, in qualsiasi modalità di guida si stia viaggiando, per 20 secondi mette a disposizione tutto ciò che l’auto può dare in modo da rendere ridicolmente facile qualsiasi sorpasso. Per la cronaca, comunque, le prestazioni dichiarate sono: 312 km/h di velocità massima, 3,1 secondi per passare da 0 a 100 e 10,9 secondi per arrivare ai 200.

Costa carissima e non finisce qui

La Spirit 70 verrà prodotta in 1500 esemplari per tutto il mondo e il suo prezzo è di 250.153 euro. Vale a dire la bellezza di 53 mila euro più della “normale” Carrera Cabriolet GTS. E, comunque, la Porsche ha già annunciato che nel 2027 arriverà una nuova serie speciale ispirata agli anni 80.

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