
La prima edizione venduta in Italia fu un successo clamoroso grazie a caratteristiche di gran lunga superiori alle avversarie dell’epoca. Poi, con l’avvicendarsi delle generazioni, l’impatto sul mercato della Micra si è progressivamente ridotto, fino all’uscita dal listino nel 2022. Ma la nuova generazione, solo a batteria, sta per tornare nelle concessionarie e lo fa in un momento più che propizio grazie ai nuovi eco-bonus riservati alle auto elettriche.
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La prima Micra a sbarcare in Italia all’inizio degli anni 90 (in realtà era già la seconda generazione) aveva motore a quattro valvole per cilindro, servosterzo, condizionatore e, volendo, cambio automatico. Cioè cose quasi da fantascienza nel segmento B dell’epoca. Tanto è vero che fu eletta Auto dell’Anno per il 1993. Poi però ha via via perso questo vantaggio competitivo e tre anni fa è stata tolta da listino.
Ma la sesta generazione, derivata strettamente dalla Renault 5, tornerà nelle concessionarie all’inizio del 2026. Come l’omologa francese è solo elettrica e quindi beneficerà dei nuovi eco-bonus che, nella migliore delle condizioni possibili, abbasseranno l’entry level a 18.500 euro.

Rispetto alla R5 cambiano percepibilmente il muso, grazie al design della fanaleria che ricorda quella delle versioni prodotte tra il 2002 e il 2017, e la coda, che invece ha una parte luminosa specifica e senza richiami al passato. La vista laterale, così come la plancia e molte scelte interne, sono invece quasi sovrapponibili a quelle di Renault. Cambiano ovviamente i tessuti dei rivestimenti, ma la componente hi-tech è la stessa, a cominciare dalla sezione multimediale che si basa sull’escosistema di Google con tutte le relative funzioni e applicazioni.

Però, per ricordare la sua “giapponesità”, la Micra ha il profilo del monte Fuji riprodotto nel portaoggetti tra i sedili anteriori e nel bagagliaio. Ma come sulla R5, quando si guida occorre imparare a districarsi con precisione tra le tante leve a destra del volante (tra cui quella della trasmissione) per non utilizzare quella sbagliata. Ovviamente l’abitabilità è la stessa della cugina francese, quindi dietro si sta bene soprattutto in due e il bagagliaio (326/1106 litri) è discreto in rapporto alle dimensioni esterne.

Queste le combinazioni possibili per ora: 120 cv per 40 kWh e 317 km di autonomia; 150 cv per 52 kWh e fini a 416 km di raggio d’azione. In entrambi i casi gli accumulatori possono essere ricaricati in corrente alternata a 11 kW, mentre se si utilizza la corrente continua, la batteria piccola può essere rifornita fino a 80 kW, mentre la grande ne accetta fino a 100. E, a parità di motore, le autonomie sono leggermente più favorevoli rispetto a quelle della R5 grazie alla diversa profilatura aerodinamica del muso.

Rispetto alla gamma francese mancano una versione d’accesso con motore da 95 cv e una variante sportiva equiparabile all’Alpine A290 da 177/218 cv, che nel caso verrebbe denominata Nismo, ma alla Nissan non escludono che possano arrivare in un secondo momento.
Per la prima prova, come d’abitudine, la Nissan ha messo a disposizione la versione con la motorizzazione top da150 cv. Anche in questo caso le percezioni sono state le medesime offerte dalla R5. Per quanto la velocità massima sia limitata a 150 km/h, lo scatto è piacevole (8 secondi dichiarati da 0 a 100 km/h contro i 9 del modello cv 120 cv) ma, soprattutto, sorprendono la maneggevolezza e la reattività, che rendono questa Micra divertente.

L’assetto è abbastanza solido per gestire gli oltre 1500 kg di peso ma non rigido e salvaguarda il comfort, lo sterzo è piacevolmente rapido, anche se un po’ artificiale, e ci sono quattro modalità di guida che vanno dalla “eco” a quella che permette di personalizzare sterzo, erogazione e altri parametri secondo le preferenze del conducente. A differenza della R5, però, la Micra offre anche la funzione one-pedal (che si aggiunge ai tre livelli di rigenerazione in frenata) che, nella guida in città, permette di arrestarsi semplicemente rilasciando l’acceleratore. E pur non essendo classificabile come una crossover, questa Nissan offre una posizione di guida sopraelevata a causa della batteria sotto il pianale.
Tornando ai prezzi: gli allestimenti sono tre Engage (solo con batteria da 40 kWh), Advance (40 e 52 kWh) e Evolve (52 kWh). Il listino ufficiale va da 29.500 a 36.400 euro, ma calcolando il massimo degli incentivi statali il ventaglio oscilla tra 18.500 a 25.400 euro.

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