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Nuova Volkswagen Passat, come va la maxi wagon tedesca

di Redazione - 05/03/2024

Non ci sarà più berlina, ma la denominazione Variant non ha smesso di esistere, sottolineando ancora una volta quale sia il formato più interessante: quello station wagon. Perché dopotutto la Volkswagen Passat, giusta alla sua nona generazione, è soprattutto familiare. Così, proprio per seguire il filone che l’ha resa più celebre di tutti, ha deciso di farsi ancora più grande.

 

 

 

Per tutti i gusti

Partendo dal presupposto che l’elettrificazione è protagonista nell’evoluzione della wagon “del popolo”, c’è ancora spazio per motori di stampo tradizionale. E non potevano che essere i turbodiesel. Anzi, il turbodiesel. Perché ad assecondare le necessità dei macinatori di chilometri incalliti, ci pensa il quattro cilindri 2.0 Tdi, declinato in tre livelli di potenza: 122 (90 kW), 150 (110 kW) e 193 cavalli (142 kW). Il cambio DSG a 7 rapporti è parte del corredo di serie, mentre la trazione integrale 4Motion è esclusiva del “tidiai” più potente.

Se invece siete pronti per l’elettrificazione, ma in realtà non volete rinunciare alle vostre abitudini, Volkswagen Passat mette sul piatto il 1.5 eTSI da 150 cavalli (110 kW), ovvero un mild-hybrid a 48 volt. Pronti invece a fare il grande passo? Allora in questo caso la wagon di casa Volkswagen gioca a fare l’elettrica. Intendiamoci, la tecnologia è quella ibrida plug-in, ma l’autonomia in elettrico è sufficiente per una giornata di lavoro (a meno che non siate quelli del “tidiai” di cui sopra).

La nuova Volkswagen Passat plug-in hybrid è provvista di una batteria doppia rispetto al modello uscente: stiamo parlando di una capacità di 19,7 kWh, che dovrebbe garantire sino a 100 km di autonomia nel modo di guida EV. C’è una versione da 204 cv (150 kW) e pure una da 272 cv (200 kW). La differenza deriva dalla potenza di partenza della componente termica, sempre rappresentata dal 1.5 TSI. Ma il vero punto di forza nella fruibilità quotidiana, è rappresentato dalla ricarica: la Passat plug-in può essere ricaricata in corrente alternata a 11 kW, ma pure in continua fino a 50 kW di potenza.

Per famiglie e non solo

Già perché quando si parla di wagon si pensa subito al classico nucleo familiare, ma questa nuova Passat Variant è perfetta per chi deve trasportare tante cose e vuole una vettura affidabile e confortevole. Il passo è cresciuto di 50 mm (per un totale di 2.841 mm). Così chi siede nella seconda fila ha talmente tanto spazio per le gambe che può viaggiare quasi sdraiato e poco importa se a guidare c’è uno alto due metri.

La seduta però è meglio attrezzata per ospitare un paio di persone. Giusto domandarsi se fosse necessario avere tutti questi centimetri in senso longitudinale con lo scotto di avere un’auto non proprio a prova di parcheggio.

I bagagli per Passat non sono ovviamente un problema. Il volume di carico è aumentato di 40 litri, e il totale ha toccato quota 690 litri (con carico fino all’altezza degli schienali del divano posteriore). Abbattendo i sedili posteriori, la capacità raggiunge i 1.920 litri, ossia più 140 litri rispetto alla generazione uscente. Quando invece si tratta del modello ibrido plug-in i valori in campo sono rispettivamente di 510 e 1.770 litri.

Finalmente facile

Macchina nuova, nuovo infotainment. Essendo realizzata a partire dalla piattaforma MQB Evo, la nuova Passat Variant porta in dote la base multimediale MiB4. Senza entrare nei meandri della scienza e della tecnica, il vantaggio tangibile per chi guida o per chi lo accompagna, è tutto sia fruibile in modo semplice. Non ci sono decine e decine di sottomenù per eliminare un controllo fastidioso e tutto appare come immediato (così si risparmia tempo sulla lettura delle istruzioni).

Poi nella pratica e a seconda delle versioni, la scenografia che si palesa è la seguente: ci sono il Digital Cockpit Pro, ovvero il quadro strumenti digitale e il display touch che sovrasta la plancia al centro. Si parte da 12,9 pollici per le versioni d’accesso e si arriva a 15 per gli allestimenti più ricchi. Mentre non dovrebbe destabilizzare la clientela più tradizionale il fatto che la leva del cambio sia sul piantone dello sterzo come i modelli elettrici ID. Tanto il manuale non è disponibile in gamma.

Il suo lo fa

E cosa dovrebbe essere se non coccolare i propri occupanti per chilometri e chilometri. Passat passista è una battuta scontata, ma serve ad inquadrare il modello. E poco importa la motorizzazione (a meno che non dobbiate fare i conti con il prezzo del carburante) perché la familiare tedesca sa sempre come ripagarvi. Il Diesel ama farsi sentire quando si affonda il pedale dell’acceleratore, ma considerarlo come una nota dolente in tale complesso sembrerebbe eccessivo.

 

L’essere cresciuta su più fronti (dimensioni, autonomia il elettrico,…) non ha comportato un reale aumento di prezzi. Pertanto la quota di partenza è fissa quota 42.550 euro (vedi configuratore ufficiale) riferita alla versione d’ingresso denominata solo Passat e motorizzata mild-hybrid. Quella a gasolio parte da 43.500 euro. Mentre la plug-in non è ancora disponibile. Tre gli allestimenti previsti: Passat, Business e R-Line.

 

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