
Testo di Andrea Nicoli
Forthing T5 Evo, debutta in Italia un nuovo brand cinese. Riconoscibile dal leone stilizzato sullo scudo posto sul cofano motore, «Simbolo di fiducia, forza e coraggio» come ricordava il giovane imprenditore Franco Tomasi CEO di FTH che ne curerà l’imminente importazione. Forthing è un marchio cinese appartenente a Dongfeng Liuzhou Automobile Co., una holding statale controllata di Dongfeng Automobile Group Co. che produce auto dal 1969, che vengono distribuite nel mondo attraverso 2.500 punti vendita.

Da noi le Forthing, in questo caso il marchio è stato lanciato in Asia nel 2001, saranno inizialmente tre: il Suv T5 Evo, il monovolume a 5 o 7 posti U-Tour e l’elettrica Friday. Le prime due sono entrambe proposte con tre motorizzazioni: benzina, bi-fuel (benzina-GPL) e full hybrid. L’ultima 100% elettrica. Tutte sono state omologate direttamente dall’importatore nazionale Tomasi di Guidizzolo (Mn) attraverso la nuova struttura TC8, dove la “T” sta per Tomasi, “C” per China e l’8 il numero fortunato per i cinesi. Per ora si parla di 1.500 pezzi a l’anno per modello, dunque 4.500 in totale ta T5, T5 Ibrida e U-tour, ma l’importatore e la stessa casa stanno valutando una successiva omologazione unlimited.
L’ambizioso obiettivo di ritagliarsi uno spazio in Italia e successivamente in Europa, quando verranno avviate le procedure di omologazione più articolate, si basa su un progetto nato 4 anni orsono. Le forme nascono dai disegnatori di Fengdon Design, per i motori a benzina si sono affidati a Mitsubishi, mentre le versioni dual fuel utilizzano impianti GPL made in italy.

Il Suv T5 Evo lungo 4,57 metri ha un aspetto sportivo e riprende alcune forme di vetture già affermate nel segmento come Porsche Macan o Jaguar E-Pace. Gli interni sono curati e nell’insieme i materiali e le dotazioni di base sono interessanti. Comodo anche lo spazio per 5 persone, un po’ meno la capacità di carico con un dato non ancora dichiarato ma che stimiamo attorno ai 380 litri.
Interessante la proposta di lanciare anche un monovolume di dimensioni medio grosse in un mercato che non vede molte proposte. Lungo 4,85 metri l’U-tour ha un frontale molto grintoso con la maxi “bocca” mentre per il body si è preferito puntare su forme squadrate che favoriscono l’abitabilità interna. Di base è proposto in configurazione a 5 poste, ma sarà disponibile anche a 7 con i sedili, tutti regolabili elettricamente, disposti 2-2-3.
Sia per la T5 Evo che per l’U-tour sono disponibili tre alimentazioni. Alla base troviamo il motore 1.500 a iniezione diretta di benzina da 177 cv prodotto da Mitsubishi, affiancato dal cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti. La trazione è solo anteriore e i consumi dichiarati dalla casa sono di 14 km/litro.
La seconda proposta T5 LPG utilizza lo stesso motore, sono con 5 cv in meno, alimentato a benzina e a GPL che permette un buon risparmio sulla voce carburante. Infine troviamo anche la T5 HEV, full hibryd a benzina da 170 cv (125 kW) che sommati ai 55 kW del motore elettrico fa lievitare la potenza massima a 250 cv. Sempre e solo a trazione anteriore con il cambio DCT, per un consumo medio dichiarato di 16,4 km/litro.

Verso la fine dell’anno arriverà anche il Suv in versione full electric ribattezzato Friday con 150 kW. Prima nella versione long range con batteria a polimeri di litio da 85,9 kW per 510 km di autonomia e una ricarica fast in 45-50’ e a seguire la più economica short range con una più economica batteria da 60 kW per un’autonomia di circa 400 km. L’ultimo passo di questa fase iniziale si chiama S7 la berlina che nasce su una piattaforma pensata per l’elettrico, dunque più funzionale all’uso in termini di distribuzione di peso, capacità delle batterie e autonomia.
Nel breve primo contatto alle porte di Milano abbiamo provato la T5 d’attacco, quella più tradizionale con il motore a benzina 1.500 da 177 cv e una coppia massima costante di 285 Nm da 1.500 a 4.000 giri/min. Per ora la casa non dichiara le prestazioni ma la prontezza nel riprendere i giri e l’efficienza del cambio a doppia frizione, veloce e silenzioso, rendono molto piacevole la guida.

Dal punto di vista dinamico troviamo maxi ruote da 19” e un raffinato sistema di sospensioni indipendenti Mcpherson all’anteriore e Multi-link al posteriore. In quest’ultimo caso un po’ morbido e leggermente in ritardo nei bruschi cambi di direzione. Per il resto il comfort generale e gli spazi a bordo non sono male come ci si aspetta da un’auto che misura oltre 4,5 metri.
I prezzi sono interessanti come ci si aspetta da un costruttore cinese, anche se a breve potrebbero pesare nuovi dazi doganali che sta valutando il Governo. Si parte da 32.900 per la T5 Evo per passare a 34.500 per la T5 LPG e 37.900 per la Full Hybrid. Il monovolume U-Tour costa rispettivamente 33.900, 34.900 e 36.500. La futura full electric Friday 43.500. Un solo allestimento e 5 anni o 150.000 km di garanzia. Al momento disponibili con tempi di consegna superiori a 4 mesi (sono prodotte tutte in China) presso 62 punti vendita che arriveranno a 90 nel 2024. La sfida è lanciata.
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