
A volte basta un aggettivo per definire un’automobile. Magari rafforzato da un avverbio. Della Citroën C5 Aircross si potrebbe quindi dire che è piacevolmente comoda. Il che è necessario per inquadrare la nuova ammiraglia della Casa francese, ma non è sufficiente per analizzarne il carattere completo e versatile. All-around per chi preferisce le definizioni inglesi.
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Ma se rimaniamo nella terminologia italiana la C5 Aircross sostanzia come poche vetture una serie di luoghi comuni, abusati quanto categorizzanti. E’ un salotto su quattro ruote? Sì, certo. Sembra di trovarsi in una lounge? Totalmente. I sedili somigliano a poltrone e sofà? Senza dubbio. C’è poi l’effetto “tappeto volante”: la sensazione di viaggiare sfiorando l’asfalto e assorbendone le asperità.

Le forme esterne richiamano gli stilemi del nuovo corso Citroën: la C5 è la “matrioska grande” della C3. La silhouette appare snella ma muscolare, con un tocco originale dato dai gruppi ottici a tre punti. In particolare quelli posteriori colpiscono per la disposizione flottante, come se si staccassero dalla fiancata inseguendo la carrozzeria.

L’abitacolo è dominato dal comfort. L’effetto “tappeto volante” si percepisce soprattutto davanti, grazie alle sospensioni con ammortizzatori progressivi e ai sedili imbottiti, regolabili elettricamente, riscaldabili, ventilabili e con funzione massaggio.

Dietro l’assorbimento è meno efficace, ma lo spazio abbonda: la lunghezza cresce fino a 465 cm e il passo a 278 cm, regalando tanto agio alle gambe. I sedili posteriori sono scorrevoli, inclinabili e frazionabili 40/20/40, mentre il bagagliaio raggiunge i 651 litri. Anche con il tetto panoramico l’abitabilità resta ottima.

Subito aprendo le portiere spicca la struttura che ospita i tweeter, parte di un impianto audio ben tarato. Lo schermo centrale waterfall da 13,6’’ è verticale e lascia spazio nel tunnel, dove trovano posto prese e vani portaoggetti.

L’infotainment è intuitivo, con climatizzazione a comandi misti fisici e digitali. Sul tunnel spiccano la piastra per la ricarica wireless dello smartphone, la levetta del cambio e il selettore delle modalità di guida. Presente anche l’head-up display, non immediato da regolare ma funzionale. Dietro, bocchette dedicate per il clima, ma senza regolazione della temperatura.
La plug-in Hybrid Rechargeable 195 Automatic abbina al millesei turbo a quattro cilindri da 150 cv un motore elettrico da 125 cv con una batteria da 21 kWh per una potenza combinata di 195 cv. La percorrenza media in elettrico arriva a 86 km (+33%). Mentre si guida, il passaggio tra le due unità del powertrain è sostanzialmente inavvertibile. Inoltre, che il settaggio sia Hybrid, Electric o Sport fa poca differenza sia in termini di prontezza della risposta che di fluidità dell’erogazione.

La ë-C5 Aircross 100% elettrica è disponibile in due varianti: una da 210 cv con la batteria da 73 kWh per una percorrenza massima attorno ai 520 km e l’altra da 230 cv con l’accumulatore da 97 kWh che garantisce un’autonomia fino a 680 km. La ricarica è fino a 11 KW in corrente alternata (dal 2026 si potrà richiedere un caricatore di bordo da 22 kW) e fino a 160 kW in corrente continua (con ricarica di 160 km in 10 minuti).
Al volante la sensazione di piacevole comodità trova puntuale conferma, ma non per questo bisogna pensare che la C5 Aircross sia un dondolo su quattro ruote e basta. Anzi. Carattere, spunto e soprattutto stabilità non mancano affatto, né sulla versione elettrice, né su quella ibrida plug-in. E se per la versione totalmente a batteria, con il peso dei moduli che abbassa il baricentro, ci si poteva aspettare un’ottima tenuta di strada, è sulla plug-in che il rollio estremamente contenuto stupisce in positivo. Un po’ lunga la corsa del pedale-freno, con buoni spazi di arresto e, a mio parere, un’avvertibile tendenza al beccheggio. Il carico volante è medio-riposante, tarato sia per i lunghi viaggi che per la città. Questo però non significa che la sterzata non si a precisa e affidabile. Visibilità e posizione di guida regalano sempre buone sensazioni.

Al volante l’impostazione Eco permette un risparmio di elettroni, ma la sensazione è che la macchina sia più pesante e meno fluida alla guida. In Normal si tocca il massimo del comfort, mentre Sport accelera l’impostazione dinamica e lo spunto immediato del powertrain elettrico.
Citroën C5 Aircross sarà nelle concessionarie da novembre con un prezzo d’attacco di 29.900 euro per la versione mild hybrid da 145 cv. Grazie agli incentivi statali la versione elettrica verrà offerta anche con una rata mensile di 249 euro e anticipo zero.

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