La nuova della A6 Avant è diventata davvero grande: si è allungata di altri 4 cm, raggiunge i 4,99 metri e, per ammissione della stessa Audi Italia, ormai va a sfiorare il segmento dell’ammiraglia A8. Quando la si vede vicino ad altre auto le dimensioni risultano evidenti, ma al primo colpo d’occhio vengono dissimulate da un design ancora più fluente e sportivo di prima.
E ha anche un cx bassissimo (0,25), che le deriva da un affinamento certosino della carrozzeria, con tanti artifici aerodinamici grandi e piccoli. Tanto è vero che diventa la A6 Avant con motore termico più profilata di sempre. Verrebbe da dire che, più che una station wagon, sembra quasi una berlina fastback se non addirittura una grande coupé da famiglia. Ma la personalità Audi rimane inequivocabile e lo sarebbe anche se mancassero i quattro anelli sparsi qua e là.
L’abitacolo riprende molte soluzioni già viste sull’elettrica A6 e-tron, che appartiene allo stesso segmento ma è basata su una piattaforma diversa, e rappresenta un ulteriore sviluppo di quanto l’Audi ha mostrato fin qui. Con l’aspetto più spettacolare del cosiddetto “palcoscenico digitale”, costituito dal grande display oled ricurvo per strumentazione (da 11,9 pollici) e infotainment (14,5), al quale si aggiunge lo schermo per il passeggero anteriore (10,9), che è di serie sulle S line edition e a richiesta gli allestimenti (Business e Business Advanced).
I motori sono inizialmente due, entrambi mild hybrid a 48 volt e abbinati una trasmissione automatica a 7 rapporti : 2000 diesel a quattro cilindri da 204 cv (con trazione anteriore o integrale) e 3000 V6 a benzina da 367 cv (solo 4×4). Ma a breve si aggiungeranno un 2000 plug-in hybrid a benzina, con autonomia elettrica di oltre 80 km, e un 3000 V6 a gasolio.
Abbiamo provato la 2000 diesel con trazione integrale quattro ultra, destinata ad essere largamente la più richiesta in Italia. Nonostante le dimensioni e la massa, che raggiunge quasi i 2100 kg a vuoto, il motore se la cava benissimo grazie alla coppia invidiabile (400 Nm già a 1750 giri) e solo quando gli si chiedono gli straordinari diventa un po’ più “sonoro” e fa rimpiangere la mancanza qualche centimetro cubo e magari di un paio di cilindri in più.
Però maneggevolezza e rapidità di risposta sono inattese per una vettura così grande, grazie allo sterzo ad assistenza e demoltiplicazione variabili che è di serie. E queste doti possono essere ulteriormente accentuate con gli optional dello sterzo integrale e del il differenziale sportivo che, però è a disposizione solo sulle A6 a trazione integrale.
A tanti contenuti corrispondono prezzi elevati: per la diesel servono tra 69.350 a 80.250 euro, al netto delle tante possibili personalizzazioni. Mentre per quella con il V6 a benzina occorrono da 84.250 a 92.250 euro. Ed è in listino anche la A6 berlina a tre volumi, sicuramente meno aggraziata nella linea e destinata a rappresentare solo il 20% delle vendite di A6 con motore termico. Però fa risparmiare circa 3 mila euro a parità di motore e allestimento.
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