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Alfa Romeo Tonale restyling, L’A prima prova

di Saverio Villa - 16/10/2025

Presentata nel 2022, la Tonale è stata l’ultima Alfa Romeo progettata prima della costituzione del Gruppo Stellantis, quando, di fatto, tutte le attività sono passate sotto il controllo francese. Adesso, dopo i primi quattro anni di vita, arriva il restyling canonico che, come era prevedibile, non stravolge l’auto ma aggiunge qualcosa dal punto di vista dello stile e dei contenuti.

Scudetto valorizzato

Davanti, come vi abbiamo già anticipato, balza all’occhio (specialmente ai nostalgici) il posizionamento centrale della targa (per il cambiamento delle normative europee), che in origine era laterale, come si usava nella belle époque del Biscione. E questo dà più risalto allo scudetto Alfa, che adesso ha un aspetto più concavo e tridimensionale. I fari originano una firma a led più luminosa e sottile ma non cambiano nella sostanza, mentre la parte inferiore è sagomata seguendo un motivo che ricorda quello della supersportiva Giulia Gta.

Allarga i fianchi

Le carreggiate aumentano di 1 cm per lato per dare alla rinnovata Tonale più stabilità in curva ma giovano anche all’estetica, correggendo in parte uno dei limiti estetici della prima serie. Poi ci sono nuovi cerchi trilobo che arrivano a 20 pollici e anche qualche ritocco di dettaglio in coda.

Pulsanti veri e cruscotto retrò

All’interno sono stati sviluppati i materiali per essere più gradevoli al tatto, sono offerte nuove combinazioni per i rivestimenti e, in particolare, c’è a richiesta una selleria in pelle rossa che non può non toccare il cuore agli appassionati del marchio. E il sistema di infotainment è stato aggiornato, diventando più veloce e gradevole nella grafica. Per fortuna, però, la plancia non ha perso i praticissimi comandi fisici per tutte le funzioni principali e la strumentazione digitale mantiene il bel layout analogico, ispirato alle Alfa degli anni 60, del quale si sente molto la mancanza sulla più recente Junior.

Tre motori, diesel compreso

La gamma motori non cambia e alla base, per quanto riguarda potenza e prezzi, resta il 1600 turbodiesel da 130 cv che, a dispetto di tutti i detrattori di questo genere di alimentazione, continua ad essere il più richiesto sulla Tonale (50% delle vendite in Italia, 40% in Europa).

È disponibile sia con cambio manuale, sia con quello a doppia frizione a 6 rapporti. Salendo troviamo il 1500 turbobenzina mild hybrid che, nonostante sia stato rivisto nelle calibrazioni per adeguare il livello di emissioni alla normativa Euro 6e-bis, ha la potenza incrementata da 160 a 175 cv. In questo caso il cambio è solo il doppia frizione ma con 7 rapporti.

E al vertice della famiglia c’è sempre il 1300 turbobenzina plug-in hybrid della nostra prima prova per il quale, però, l’ “ecotrattamento” ha significato qualche  cavallo in meno: da 280 a 270. Che restano comunque tanti per un “milletre”. Il motore elettrico è collegato alle ruote posteriori, quindi la trazione è integrale, e il cambio rimane l’automatico a 6 rapporti.

Più accordo tran termico e elettrico

Quest’ultima Tonale è stata rivisitata anche nella strategia che determina la sinergia tra motore termico ed elettrico, fluidificandola, anche con passaggi di marcia più dolci.

 Resta comunque un temperamento soprattutto “termico” che sicuramente è in linea con lo spirito Alfa. Il quattro cilindro turbo è infatti molto sensibile al comando dell’acceleratore e, assecondato dalla trasmissione, si fa notare subito sia per spinta che per sonorità non appena si preme il pedale del gas. Mentre il motore elettrico fa la sua parte con meno evidenza. Salvo far sentire la sua spinta anche dinamicamente quando si richiede tutta la potenza in uscita di curva.

Ammortizzatori disaccoppiabili

Le sospensioni elettroniche variano il loro responso anche in funzione della modalità di guida scelta tra Dynamic, Normal e All Weather. In Dynamic, però, quando i motori sono settati per offrire la massima reattività, è possibile disaccoppiare gli ammorizzatori per selezionare comunque per la regolazione morbida dell’assetto: un’opportunità utile quando ci si vuole muovere speditamente su strade con fondo irregolare. Peccato che, viceversa, non si possa selezionare l’assetto “hard” nella modalità “normal” di erogazione, cambio e sterzo.

Batteria piccola

La batteria di trazione non ha una capacità straordinaria (15,5 kWh) e promette un’autonomia in elettrico di una sessantina di km (e una velocità massima di 135 km/h). Diciamo che una quarantina sono effettivamente ottenibili guidando senza troppa cautela. In corrente alternata può essere ricaricata in 2 ore e mezza a 7,4 kW e in 6 ore e mezza a 3 kW. Mentre per quanto riguarda le prestazioni assolute, la velocità massima dichiarata è di 195 km/h, con uno scatto decisamente brillante sullo 0-100: 6,6 secondi.

Prezzi in arrivo

I prezzi ufficiali saranno svelati a breve, ma non dovrebbero cambiare radicalmente rispetto a quelli attuali, che partono da poco meno di 41 mila euro per la diesel e da poco più di 52 mila euro per l’ibrida ricaricabile.

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