
La gamma dell’Alfa Romeo Junior si arricchisce con l’arrivo della nuova versione Q4 a trazione integrale. Il punto di partenza è la versione mild-hybrid a trazione anteriore da 136 cv, equipaggiata con un’unità elettrica da 21 kW (28,5 CV) integrata nel cambio automatico e-DCT a doppia frizione e sei rapporti. A questa base è stato aggiunto un secondo motore elettrico da 21 kW montato sull’asse posteriore, che consente di ottenere una trazione integrale “virtuale”: non c’è un albero di trasmissione che collega i due assi, ma la motricità 4×4 è comunque garantita in condizioni di scarsa aderenza, come su fondi bagnati, innevati o sterrati leggeri.

Abbiamo provato la Junior Q4 su un percorso misto, tra tratti urbani, extraurbani e un accenno di off-road, e vi raccontiamo com’è andata.
Esteticamente, la Junior Q4 si distingue poco dalla sorella a trazione anteriore. Nessun dettaglio visivo la identifica come integrale, ma la dotazione è di alto livello, rendendola una versione più esclusiva e sportiva. All’esterno spiccano i cerchi in lega da 18” a cinque petali e i fari full led matrix.

All’interno troviamo il cruscotto a cannocchiale con strumentazione digitale, il volante sportivo in pelle, i sedili Spiga riscaldabili in vinile e tessuto (con regolazione elettrica e funzione massaggio per il guidatore, e regolazione manuale a sei vie per il passeggero), e l’infotainment da 10,25″ orientato verso il conducente, con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto wireless. Completano il pacchetto una telecamera a 180°, sei altoparlanti, pedaliera e soglie in alluminio, oltre alla possibilità di scegliere tra otto diverse illuminazioni ambientali che valorizzano prese d’aria, tunnel centrale e cruscotto. Non mancano portellone elettrico, accesso keyless e una suite completa di adas per la guida assistita di livello 2.

La Junior Q4 è la più versatile della famiglia, che include la versione elettrica da 156 cv (da 39.500 euro), la Veloce full electric da 280 cv (48.500 euro) e la mild-hybrid a trazione anteriore (29.900 euro). Il secondo motore elettrico posteriore entra in azione in situazioni specifiche, fornendo trazione supplementare quando completa la centralina rileva scarsa aderenza. In modalità “Q4”, selezionabile tramite il selettore DNA, il motore posteriore resta attivo fino a 30 km/h, garantendo controllo totale su fondi difficili.

Il sistema funziona anche a batteria scarica: il motore termico fornisce l’energia necessaria al propulsore posteriore, assicurando sempre la trazione integrale. Sopra i 90 km/h, però, l’auto torna a funzionare a trazione anteriore, disattivando l’unità posteriore per massimizzare l’efficienza.
Nel leggero off-road delle colline delle Langhe, la Junior Q4 si è difesa bene. Le sospensioni posteriori multilink – più raffinate rispetto a quelle delle altre versioni – migliorano il comfort anche sui tratti più sconnessi. Ma meglio non esagerare con il ritmo: resta comunque un’auto più stradale che fuoristradistica.
Nella guida su asfalto, soprattutto su percorsi tortuosi, la Junior Q4 diverte. Il motore 1.2 PureTech risponde con prontezza, soprattutto in modalità Dynamic, dove il supporto dell’elettrico posteriore in uscita di curva si fa sentire. I 145 cv complessivi sono ben gestiti e lo sterzo è preciso, regalando buone sensazioni.

Rispetto alla versione mild-hybrid a trazione anteriore, però, c’è da mettere in conto un aumento di peso di circa 200 kg (1.500 kg contro 1.305). Questo incide leggermente sulle prestazioni: la velocità massima scende da 206 a 200 km/h, mentre lo 0-100 km/h passa da 8,9 a 9,1 secondi. In curva, i trasferimenti di carico si avvertono un po’ di più, per cui meglio non affrontare i tornanti “col coltello tra i denti”.
Il prezzo della Junior Q4 parte da 37.400 euro, ossia 7.500 euro in più rispetto alla mild-hybrid base. La dotazione è completa, ma permangono alcune plastiche rigide su plancia e pannelli porta che stonano leggermente con l’impostazione premium.

Per chi cerca un tocco in più di sportività, è disponibile il Pack Sport da 2.500 euro: rivestimenti in Alcantara su tunnel, braccioli, volante e parte della plancia, oltre ai sedili Sabelt, belli ma forse superflui per un SUV urbano. Attenzione perché il pacchetto prevede anche lo Scudetto “Progresso”, con una cover in plastica nera incisa con il simbolo della croce milanese e del biscione visconteo, in luogo del più classico Scudetto “Leggenda” con griglia e scritta Alfa Romeo.

Lo spazio a bordo è buono per quattro adulti, ma il quinto passeggero sta stretto e la luminosità posteriore non è delle migliori, complice la finestratura ridotta. In alternativa, si può optare per il tetto apribile panoramico (1.350 euro) per rendere l’ambiente più arioso. Il bagagliaio, infine, parte da 340 litri: non molti, considerata la lunghezza complessiva di 4,17 metri.

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