Sebbene i veicoli elettrici a batteria (BEV) siano considerati una soluzione ecologica per la mobilità, uno studio condotto da Emissions Analytics ha rivelato un aspetto critico legato al loro impatto ambientale: l’usura degli pneumatici. I BEV, a causa del peso delle batterie, usurano maggiormente i pneumatici rispetto ai veicoli a combustione interna (ICE), generando una quantità significativa di particolato che si disperde nell’ambiente.
Sorprendentemente, le emissioni di particolato derivanti dall’usura degli pneumatici sono 1.850 volte superiori rispetto a quelle prodotte dai gas di scarico dei veicoli a benzina durante la guida normale. Questo dato allarmante è attribuibile alla maggiore efficienza dei filtri antiparticolato (GPF) installati nelle auto a benzina moderne e al peso crescente dei veicoli, in particolare dei BEV.
L’aumento del peso dei veicoli, soprattutto nei BEV, si traduce inevitabilmente in pneumatici più larghi e pesanti per garantire una superficie di contatto adeguata con la strada. Di conseguenza, si intensifica il rilascio di particelle solide e composti organici volatili (COV) nell’ambiente.
Per ogni 100 kg di peso in più, si registra un aumento del 2% nella larghezza del pneumatico (circa 4,8 mm), del 2% nella dimensione del cerchio (0,27 pollici), del 4% nella superficie di contatto e un leggero decremento del profilo. Emissions Analytics ha stimato che ogni 100 kg di peso addizionale comportano un incremento di circa 2,2 mg/km di particolato derivante dall’usura degli pneumatici e di 2,8 µg/ora di COV.
La ricerca ha dimostrato che il peso delle batterie nei BEV incide significativamente sull’usura degli pneumatici, incrementando le emissioni di particolato fino a 400 volte rispetto alle emissioni reali dallo scarico dei veicoli a combustione interna. Guidare in modo aggressivo, pur restando entro i limiti di legge, può raddoppiare ulteriormente le emissioni di particolato derivanti dall’usura degli pneumatici.
Il confronto tra due veicoli simili, una Kia Niro FHEV e una Tesla Model Y, ha evidenziato come un aumento del 32% della massa del veicolo, dovuto principalmente alle batterie della Tesla, si traduca in un incremento del 26% dell’usura degli pneumatici. Nonostante i vantaggi della frenata rigenerativa e del controllo della coppia offerti dai BEV, il peso delle batterie rappresenta una sfida significativa per la riduzione dell’usura degli pneumatici.
È importante sottolineare che la composizione degli pneumatici, che varia significativamente tra i produttori, influenza la quantità e la tossicità delle emissioni. Sebbene gli pneumatici per BEV siano progettati per una maggiore durata e una minore tossicità, la loro valutazione uniforme risulta complessa. Emissions Analytics ha scoperto che gli pneumatici per BEV presentano una tossicità potenziale inferiore del 4,3% rispetto a quelli per ICE, grazie a una minore concentrazione di composti aromatici, noti per essere cancerogeni.
Nonostante la crescente preoccupazione per le emissioni derivanti dall’usura degli pneumatici, la normativa in materia è ancora in fase di sviluppo. È fondamentale che le future normative, come la norma Euro 7, considerino l’impatto del peso dei veicoli e della composizione degli pneumatici sulle emissioni.
Lo studio di Emissions Analytics mette in luce la necessità di affrontare questo problema, spesso sottovalutato, per promuovere una mobilità sostenibile e salvaguardare la salute pubblica. La ricerca di soluzioni innovative per ridurre l’usura degli pneumatici e la loro tossicità è essenziale per mitigare l’impatto ambientale dei veicoli, compresi quelli elettrici.
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