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Condividere l’auto: car sharing e car pooling, che cosa sono e come funzionano

di Marco Triulzi - 19/06/2025

Ottavo appuntamento dell’inchiesta “Come guidi” de L’Automobile, in collaborazione con il brand Esso, sui comportamenti degli italiani al volante

Introduzione

In determinati contesti e circostanze non è indispensabile possedere un’auto per muoversi in autonomia: l’alternativa è condividerla, superando il vecchio legame tra mobilità e proprietà. Che sia per pochi minuti o per un tragitto abituale, l’auto diventa così un servizio da usare quando serve. È da questa idea che nascono il car sharing, per noleggiare un veicolo su richiesta, e il car pooling, per condividere il tragitto con altri passeggeri.

Ma come funzionano esattamente? Quando conviene usarli? E che differenze ci sono tra le due pratiche? In questa guida proviamo a fare chiarezza: partiremo dal car sharing, per capire meglio come si accede al servizio, quali sono i costi, i vantaggi, i limiti. A seguire, ci sposteremo sul car pooling, altra forma di mobilità condivisa, meno strutturata ma altrettanto interessante.

Car sharing: l’auto come servizio urbano

Che cos’è e come funziona

Il car sharing è un servizio che permette di utilizzare un’auto per brevi periodi, senza possederla. Tutto si gestisce tramite un’app: ci si registra, si caricano i documenti necessari (patente e carta di pagamento), si individua il veicolo disponibile più vicino e lo si prenota. L’apertura dell’auto avviene con lo smartphone e, una volta terminato l’uso, la si lascia secondo le regole del servizio.

Esistono due principali modelli operativi:

  • Station-based: il veicolo viene prelevato e riconsegnato in parcheggi dedicati
  • Free-floating: l’auto può essere lasciata in qualunque punto all’interno di un’area coperta dal servizio

Quando conviene usarlo

Il car sharing diventa una soluzione conveniente per chi percorre meno di 10.000 km all’anno, vive in contesti urbani con buona copertura, e ha esigenze occasionali come commissioni, appuntamenti o spostamenti fuori orario. Da un punto di vista economico evita i costi fissi del possesso di un’automobile acquistata per un utilizzo prettamente cittadino (bollo, assicurazione, manutenzione), e a livello pratico il car sharing è attivo 24 ore su 24, offre l’accesso facilitato a ZTL e parcheggi gratuiti sulle strisce blu.

Vantaggi

I benefici sono numerosi e tangibili:

Economici: si paga solo ciò che si usa, senza costi fissi.
Ambientali: molte flotte sono ibride o elettriche, contribuendo alla riduzione delle emissioni.
Pratici: l’auto è sempre disponibile 24/24h e prenotabile via app, spesso con accesso agevolato alle ZTL e parcheggio gratuito su strisce blu.

Inoltre, il car sharing consente di scegliere tra diversi modelli di auto, secondo necessità: piccole citycar, modelli elettrici e persino furgoni.

Svantaggi

Non mancano però gli aspetti critici:

  • La copertura geografica è ancora limitata ai grandi centri urbani
  • In certi orari è difficile trovare auto disponibili
  • Il costo al minuto può risultare elevato se il traffico rallenta il viaggio
  • Si registrano ancora episodi di scarsa cura o vandalismo da parte di alcuni utenti, per cui può capitare di salire a bordo di un’auto sporca o, nei casi più gravi, persino danneggiata.

I principali operatori

Ecco i principali operatori attivi sul nostro territorio nazionale, tutti con servizio free floating:

Enjoy (gruppo Eni) 

  • Attivo a Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna
  • Flotta di Xev YoYo elettriche, Fiat 500 hybrid, Toyota Yaris hybrid, Fiat Doblò (solo su Milano e Roma)
  • Tariffe da 0,29 euro/min a 14,90 euro/ora.

Free2Move (ex Share Now – Gruppo Stellantis)

  • Attivo a Milano, Roma, Torino
  • Flotta di Fiat 500e, Citroen C3, Peugeot 208
  • Tariffe da 0,19 euro/min a 38,33 euro/giorno

Zity by Mobilize (Renault)

  • Attivo a Milano (come Zity) e in altre città italiane (come Mobilize Share)
  • Flotta di Dacia Spring e Mobilize Duo
  • Tariffe da 0,21 euro/min

Car pooling: viaggiare insieme per risparmiare

Il car pooling si basa sulla condivisione volontaria dell’auto tra privati che percorrono lo stesso tragitto. È particolarmente diffuso tra chi compie spostamenti regolari — come il tragitto casa-lavoro — ma anche nei viaggi interurbani e di media distanza. A differenza del car sharing, il car pooling si basa su un accordo tra persone che condividono lo stesso tragitto, suddividendo i costi di carburante, pedaggi e parcheggi. Sebbene non preveda una flotta gestita da un operatore unico, il servizio può essere comunque organizzato e incentivato all’interno di contesti strutturati, come quello aziendale, dove il Mobility Manager svolge un ruolo chiave nel promuoverlo e coordinarlo.

Negli ultimi anni il car pooling ha registrato una crescita importante anche in Italia, grazie alla digitalizzazione del servizio e all’ingresso nel mercato di piattaforme ben strutturate. Solo nel 2023, secondo i dati di Jojob, il car pooling aziendale ha permesso di evitare oltre 4,9 milioni di chilometri percorsi individualmente, con un risparmio stimato di 641 tonnellate di CO₂ e quasi 1 milione di euro in spese di trasporto. Nel primo semestre del 2024, il dato complessivo è salito a oltre 9,6 milioni di km risparmiati, con oltre 212.000 auto tolte dalla strada. Sono numeri che confermano il car pooling come strumento concreto e già ampiamente adottato.

Le app più utilizzate

La diffusione del car pooling è stata facilitata dall’arrivo di app dedicate che mettono in contatto guidatori e passeggeri, semplificando la gestione del viaggio.

BlaBlaCar 

È la piattaforma più nota in Italia e in Europa. Nata per i viaggi interurbani e di lunga percorrenza, consente di offrire o cercare un passaggio in modo semplice, indicando punto di partenza, orario e contributo alle spese. La community è ampia e consolidata, e l’app integra recensioni, messaggistica e pagamenti sicuri.

Jojob Real Time Carpooling 

È un’app pensata per chi condivide tragitti regolari, come casa-lavoro o casa-università. È molto usata nel car pooling aziendale: consente di certificare i viaggi effettuati, calcolare le emissioni risparmiate e ricevere incentivi da parte delle aziende aderenti.

BePooler

Piattaforma italiana simile a Jojob, si rivolge a lavoratori, pendolari e imprese. Permette di organizzare viaggi condivisi, visualizzare itinerari, gestire pagamenti e beneficiare di parcheggi riservati nelle aziende o nei centri cittadini convenzionati.

Vantaggi

Il car pooling offre numerosi benefici, sia individuali che collettivi. Innanzitutto c’è un risparmio economico diretto per chi partecipa: condividere l’auto significa suddividere costi di carburante, pedaggi e parcheggio. È poi una pratica che riduce l’impatto ambientale, diminuendo il numero di veicoli in circolazione, il consumo di carburante e le emissioni di CO₂.

A livello sociale, favorisce la condivisione del tempo: un tragitto ripetitivo può diventare un’occasione per conversare, fare nuove conoscenze o semplicemente vivere l’esperienza del viaggio in modo più umano. In contesti aziendali, il car pooling contribuisce a migliorare la mobilità dei dipendenti, offrendo anche vantaggi in termini di welfare.

Svantaggi

Il car pooling comporta però anche alcuni limiti. Il primo di questi è legato alla flessibilità: bisogna adattarsi a orari e itinerari comuni, il che non sempre si concilia con le esigenze personali. Inoltre, si condivide lo spazio con altri, e ciò può richiedere un minimo di spirito di adattamento.

Non è una soluzione ideale per chi ha necessità impreviste o per chi non vuole coordinarsi con altri. Infine, seppur gestito tramite app, il car pooling richiede una certa organizzazione preventiva, che può risultare un ostacolo per gli utenti abituati a una mobilità immediata o individuale.

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