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Auto: nei servizi post vendita l’affidabilità conta più del prezzo

di Fabio De Rossi - 14/10/2025

Il Codice della Strada 2025 introduce misure più severe per i richiami delle auto

La qualità del servizio si dimostra determinante per la fidelizzazione: l’88% dei clienti dichiara di voler tornare dallo stesso riparatore per la successiva manutenzione e l’80% acquisterebbe un’auto nella stessa concessionaria dove si è rivolto per l’assistenza quando la soddisfazione è ritenuta eccellente per il cliente. È quanto emerge dal Service Customer Study 2025, lo studio di Quintegia condotto con il sostegno di Aufinity Group, che prende in esame comportamenti, attitudini e aspettative del consumatore automotive in ambito post vendita e che sarà presentato in occasione di Service Day, a Verona il 16 e 17 ottobre.

I dati trovano coerenza anche in merito alle informazioni che vengono cercate prima di scegliere a chi rivolgersi nel post vendita: è l’affidabilità nel servizio (82% officine autorizzate, 79% officine indipendenti) il requisito fondamentale e indispensabile, seguito dal prezzo/preventivo (63% officine autorizzate, 68% officine indipendenti), dalla disponibilità e cortesia (55% officine autorizzate, 51% officine indipendenti), dai tempi di intervento (46% officine autorizzate, 44% officine indipendenti) e solo a seguire le recensioni di altri clienti (24% per entrambe le realtà).

Cambio gomme, pronti, partenza, via

Quando si passa alla fase pratica, dunque dopo la scelta, l’affidabilità si conferma il driver principale, in modo decisamente più rilevante per i clienti delle officine autorizzate (50%), i quali trovano irrilevante il prezzo (solo l’1% lo considera un parametro per l’individuazione), sono disposti a rinunciare alla vicinanza (solo il 7% la reputa un parametro da tenere in considerazione) e non pongono l’attenzione verso altri servizi aggiuntivi. Per le officine indipendenti, l’affidabilità pesa per il 30%, il prezzo conta per il 20% e la comodità che sia in zona per il 17%.

Prenotazioni al telefono

In relazione alla modalità di prenotazione, nel nostro Paese prevale ancora l’utilizzo del telefono: il 73% dei clienti di officine autorizzate prenota con una chiamata telefonica. La percentuale scende al 54% in relazione alle strutture indipendenti, dove la prenotazione di persona ha ancora un’ importanza rilevante (35%), e inizia timidamente a prendere corpo la messaggistica istantanea (6%).

Altri mezzi digitali, in entrambi i casi, non sono ancora particolarmente presi in considerazione nonostante il campione intervistato (circa 4.500  risposte dei clienti) vorrebbe prenotare attraverso una modalità differente rispetto a quella utilizzata per l’ultimo appuntamento (37% dei clienti delle officine autorizzate e 51% delle indipendenti), dato che si differenzia per le officine autorizzate rispetto al 44% misurato l’anno scorso.

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