Ci sono gare che entrano nei cuori degli appassionati più di altre e ce ne sono alcune semplicemente indimenticabili. Formula 1, Gran Premio di Monaco, l’anno è il 1996 e già dalle qualifiche del sabato lo spettacolo è ai massimi livelli con Michael Schumacher, al primo anno in Ferrari, che recupera ben 7 decimi sulla Williams di Damon Hill nell’ultimo settore e centra una pole capolavoro. La domenica, pochi istanti prima del via, si scatena un violento temporale che coglie impreparati diversi piloti tra cui David Coulthard. Lo scozzese infatti utilizza un casco senza doppia visiera che soffre di problemi di appannamento e per questo motivo decide di chiederne in prestito uno a Schumacher. Il tedesco accetta e grazie al fatto che McLaren e Ferrari sono sponsorizzate dallo stesso marchio di sigarette lo scambio avviene. Chissà cosa avranno pensato gli spettatori vedendo una McLaren con alla guida… Michael Schumacher!
La corsa si rivela una vera e propria lotteria con colpi di scena, incidenti e ritiri a raffica tanto da vedere solo tre vetture tagliare il traguardo con la vittoria di Oliver Panis su Ligier seguito al secondo posto proprio da Schumacher su McLaren, ah no scusate David Coulthard. Probabilmente il casco del Campione tedesco ha portato fortuna allo scozzese che precedendo Johnny Herbert su Sauber coglie un podio insperato. Oggi il casco è custodito nel museo di Coulthard in Scozia.
Testo di Stefano Beloni
Per convenzione sono definiti “plurifrazionati” i motori con più di quattro cilindri. Qui vi spieghiamo le ragioni tecniche e storiche che hanno portato a questa classificazione
Cosa manca alla tua youngtimer per essere utilizzata ogni giorno? Il giusto sistema di infotainment... ma le cose possono cambiare