Testo di Mattia Eccheli
Volkswagen incrocia ancora una volta un designer italiano. Giorgetto Giugiaro e Walter de Silva hanno fatto la storia con la Golf e Lorenzo Oujeili, 34enne di Lugo di Romagna il cui cognome si spiega con le origini siriane del padre (“sono italianissimo”, sorride con l’evidente cadenza romagnola) potrebbe contribuire a scriverne una nuova pagina. Perché è a lui che Andreas Mindt, il capo del Centro Stile del costruttore tedesco, ha chiesto di disegnare gli esterni della ID. Every1, l’elettrica entry level da 20.000 euro con la quale Volkswagen intende “democratizzare” la mobilità a zero emissioni.
Lo sviluppo ha richiesto tre anni, ma quanti per il design?
“Ci abbiamo lavorato circa sei mesi, direi. A livello di show car ovviamente il processo è più compresso”.
Del prototipo presentato a Düsseldorf cosa rimarrà nella versione di serie?
“Queste sono all’ottanta per cento le linee definitive”.
E cosa cambierà?
“Mica te le posso dire”.
Come sei arrivato in Volkswagen?
“Ho lavorato prima in Pininfarina, per circa quattro anni e mezzo circa e ho avuto la fortuna di occuparmi di un paio di showcar. Poi ho voluto provare a lavorare per un altro costruttore per poter imparare il processo completo. E impegnarmi anche sul lato produzione”.
Da quanto tempo sei in Volkswagen?
“Avevo mandato la mia candidatura e sono entrato col covid dopo un colloquio su Teams a distanza in appartamento. Sono in Volkswagen dall’ottobre del 2020”.
Qual è stato l’aspetto più difficile di questo progetto, una sorta di grande up!?
“Sono innamorato della up!, per me è veramente un capolavoro di design… Diciamo che la cosa più difficile da gestire è stata la pressione. Perché quando sai che stai lavorando su una macchina così importante per il marchio, sai anche che gli occhi sono puntati su di te: dall’esterno e dall’interno dell’azienda. E tutti vogliamo che sia un modello che abbia successo”.
Altro?
“Abbiamo dovuto mantenere il focus sul progetto e si è creata un’atmosfera fantastica con i colleghi e con il team e sono orgoglioso del risultato che abbiamo ottenuto”.
L’anno è stato difficile per Volkswagen: e per te?
“Sono chiuso nella mia bolla: ascolto musica, creo, disegno, mi diverto e bado al prodotto che esce. Penso che sia il modo migliore per avere prodotti interessanti e belli”.
È il primo progetto degli esterni di cui ti occupi?
“Qui in Volkswagen sì”.
Sei in Volkswagen da quattro anni e ti fanno disegnare una macchina strategica: sei un fenomeno?
“Magari, è un colpo di fortuna. Ti posso solo dire che sono veramente orgoglioso e molto felice”.
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