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Un cane in fabbrica? Sì, ma è un robot: ecco Aris, il guardiano dell’efficienza Mercedes

di Redazione - 01/09/2025

Mercedes-Benz Werk Düsseldorf mit tierischer Unterstützung: Roboter-Hund „Aris“ hilft beim Energie Sparen // Mercedes-Benz Düsseldorf plant with animal-inspired support: Robo-dog “Aris” helps save energy

Testo di Fabio Madaro

Chi entra oggi nello stabilimento Mercedes-Benz Vans di Düsseldorf può imbattersi in una scena che, fino a poco tempo fa, sembrava uscita da un film di fantascienza: tra i capannoni dove nascono Sprinter ed eSprinter, tra muletti, operai e robot industriali, c’è anche un cane. Non un meticcio da cantiere o un labrador addestrato alla sicurezza, ma un quattrozampe meccanico dal nome amichevole: Aris.

Aris non scodinzola, non chiede crocchette e non si addormenta in pausa pranzo. Lui pattuglia. Silenzioso, metallico e determinato, attraversa i 325.000 metri quadrati della fabbrica — una città nella città — per fare ciò che a nessun umano piacerebbe fare: andare a caccia di fughe di aria compressa e di quei rumori sospetti che annunciano guai in arrivo. Insomma, se qualcuno ha pensato a un cane da guardia, Mercedes lo ha preso alla lettera: Aris è il guardiano dell’efficienza.

A guardia della sicurezza

Secondo quanto riporta l’agenzia ANSA, la Casa della Stella lo ha da poco introdotto come parte di un pacchetto di digitalizzazione che comprende anche sistemi predittivi per manutenzione e logistica. Tradotto in parole più semplici: Aris non è un esperimento simpatico da laboratorio, ma un ingranaggio serissimo di una strategia che punta a ridurre i costi energetici, prevenire guasti e dare una mano (o se preferite, una zampa) ai 5.500 dipendenti della fabbrica.

E che zampa. Grazie all’intelligenza artificiale e a una serie di sensori audiovisivi, Aris riesce a leggere i vari misuratori e i mille parametri di produzione come un tecnico di lungo corso, a “sentire” sibili quasi impercettibili che tradiscono perdite d’aria e a segnalare guasti imminenti prima che un’intera linea si fermi. Non abbaia, ma la sua segnalazione vale più di un allarme. Sembrano dettagli da poco ma non lo sono affatto: le fughe di aria compressa (che alimenta moltissimi dispositivi, dagli utensili delle catene di montaggio ai sistemi robotici) possono causare sprechi energetici fino al 60%, con costi che si contano in centinaia di migliaia di euro all’anno. Qui il fiuto elettronico di Aris diventa oro.

Agile e silenzioso

A renderlo ancora più simpatico (o inquietante, a seconda dei punti di vista) è la sua agilità felpata: con quattro gambe meccaniche supera gradini, evita ostacoli e si muove dove un normale carrello non arriverebbe mai. Visto così, sembra davvero un collega zelante che non si ferma mai. La differenza? Non chiede ferie e non sciopera.

Il drone sorvegliante

Ma Aris non è solo. Nel cielo della fabbrica vola anche un drone, incaricato di un compito meno nobile: contare i contenitori vuoti nei magazzini. Un’attività noiosa e ripetitiva che adesso viene sbrigata dall’alto, mentre i dipendenti possono occuparsi di altri lavori meno monotoni. Insomma, nella fabbrica di Düsseldorf oggi ci sono cani e droni, e pare che vadano pure d’accordo.

Il bello è che entrambi gli “animali tecnologici” sono collegati a una piattaforma cloud che consente di dialogare tra loro e, un domani, persino con altri robot in stabilimenti diversi. Oggi Aris fiuta fughe d’aria in Germania, domani potrebbe scodinzolare virtualmente a Stoccarda o a Charleston, in South Carolina.

Certo, fa sorridere pensare che per risolvere un problema così tecnico e asciutto come l’efficienza energetica si sia scelto un cane. Ma l’ironia dura poco: quando i numeri parlano di milioni risparmiati in bolletta e di linee produttive che non si fermano, anche il più scettico finisce per guardare Aris con rispetto. E magari con un po’ di affetto.
Alla Mercedes hanno inventato un operaio a quattro zampe che non conosce distrazioni. E chissà che, un giorno, non diventi anche la mascotte della fabbrica. Per ora, si accontenta di abbaiarci — pardon, segnalarci — ogni volta che c’è aria di guai. Letteralmente.

 

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