
Dal 1° ottobre 2025 entrerà in vigore il divieto di circolazione per le auto diesel Euro 5 nei comuni con più di 30 mila abitanti di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia‑Romagna. Il provvedimento, valido fino al 15 aprile 2026, rappresenta una delle azioni più incisive adottate per migliorare la qualità dell’aria nella Pianura Padana ma, si è stimato, coinvolgerà circa un milione di veicoli con alle spalle poco più di dieci anni.
E le Euro 5 (controllate sul libretto di circolazione il punto V.9 che corrisponde alla classe ambientale del veicolo) in Italia possiamo considerarle auto tutto sommato moderne, considerato il nostro parco auto tra i più vetusti d’Europa (vedi QUI il nostro articolo sui dati dell’Annuario statistico dell’ACI) con il 44,5% dell’auto appartengono alle categorie Euro 0, 1, 2, 3 e 4, ovvero hanno più di 14 anni.
Per chi non volesse o non potesse sostituire il proprio veicolo diesel Euro 5 con uno più recente, l’unica alternativa oggi realmente operativa è il servizio Move-In (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti). Il sistema consente di superare le limitazioni orarie e giornaliere, sostituendole con una limitazione chilometrica annuale. Si attiva tramite l’installazione di una scatola nera sul veicolo, che rileva via GPS i chilometri percorsi esclusivamente all’interno delle aree della regione dove sono attive le limitazioni al traffico. Il monitoraggio avviene tutti i giorni e a tutte le ore del giorno, indipendentemente dai blocchi che saranno invece attivi nei giorni feriali.

Ad oggi, solo la Lombardia ha reso noto tramite il suo portale web il limite chilometrico per i diesel Euro 5, fissandolo a un massimo di 10.000 chilometri all’anno. Il servizio di Move-In lombardo si estende anche all’Area B di Milano, grazie a un accordo con il Comune.
Nelle altre regioni – Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna – Move-In è previsto dai rispettivi Piani Aria ma non sono ancora stati ufficializzati i limiti chilometrici per i diesel Euro 5. In Piemonte, però, dal 1° agosto 2024 partirà un incentivo che copre i costi di installazione della scatola nera.
Per chi vuole restare aggiornato sull’estensione del servizio nelle diverse regioni, è consigliabile consultare i portali ufficiali delle amministrazioni regionali:
Piemonte
Lombardia
Emilia-Romagna
Veneto
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