Nel giro di pochi anni l’auto elettrica doveva prendere il posto dei tradizionali benzina e diesel, ma la realtà come abbiamo visto è stata ben diversa. Così, per venire incontro alle richieste dei consumatori europei, le Case auto sono dovute correre ai ripari riacciuffando il termico dal cassone dei ricordi.
Stellantis si prepara così a lanciare due nuovi motori ibridi a benzina che andranno ad equipaggiare modelli di gamma medio-alta. Non solo, il Gruppo ha annunciato tempo fa che era intenzionato a rimettere in gioco il gasolio aggiornato all’Euro 7. E, nel frattempo in Abarth, travolta da vendite elettriche deludenti, si vocifera di un possibile ritorno al termico.
Vediamo nel dettaglio le novità endotermiche in arrivo.
Il primo propulsore è un 1.6 turbo a quattro cilindri con potenza di circa 210 cavalli. Sarà abbinato a un sistema ibrido che consente di contenere i consumi e ridurre le emissioni senza rinunciare alla brillantezza. Il debutto è previsto sulla prossima generazione della Jeep Cherokee, ma il motore è destinato anche ad altri modelli del gruppo.
Accanto a questo arriverà il 2.0 GME-T4 Evo, evoluzione dell’attuale due litri benzina, pensata per le auto costruite sulla piattaforma STLA Large. È atteso infatti sulle future Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Proprio l’implementazione di questo nuovo motore, insieme alle scelte di industrializzazione connesse, è una delle ragioni che avrebbero spinto Stellantis a posticipare il debutto della nuova Stelvio, prevista ora non prima della seconda metà del 2025 (vedi QUI).
Archiviato troppo in fretta dopo lo scandalo Dieselgate, il gasolio è tornato al centro delle valutazioni del gruppo. Stellantis sta studiando nuove unità conformi alla normativa Euro 7, destinate soprattutto ai veicoli commerciali e alle flotte che percorrono ancora molti chilometri ogni anno.
L’impianto di Trémery, in Francia, che per decenni ha rappresentato il cuore pulsante della produzione diesel del gruppo PSA, è il candidato naturale per accogliere questa nuova fase. Si tratterebbe di motori profondamente aggiornati, dotati di sistemi avanzati di abbattimento delle emissioni, in grado di prolungare la vita industriale di un’alimentazione che molti davano per finita.
Il marchio dello Scorpione si trova in una fase delicata. La scommessa sull’elettrico non ha dato i risultati sperati e i numeri lo dimostrano: nei primi sei mesi del 2025 la 500e ha totalizzato soltanto 558 immatricolazioni in Europa, mentre la 600e si è fermata a 318. In totale le vendite Abarth si sono ridotte a 1.030 vetture, con un calo del 75% rispetto all’anno precedente.
Davanti a questi dati, durante la presentazione della Fiat Grande Panda ibrida, Olivier François ha risposto a una domanda diretta lasciando aperta una possibilità: in futuro non è escluso il ritorno a una versione termica della 500 Abarth.
Alcuni osservatori hanno richiamato il ricordo del 1.4 Turbo Fire, ma la compatibilità con le piattaforme più recenti è tutta da verificare. Per ora restano soltanto suggestioni, che però segnano una differenza netta rispetto a pochi anni fa, quando l’elettrico sembrava l’unica strada possibile.
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