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Stellantis: Filosa punta su Usa e nuovi modelli per crescere

di Emiliano Ragoni - 30/10/2025

Stellantis: Filosa punta su Usa e nuovi modelli per crescere

  • Ricavi in crescita: +13% nel terzo trimestre per spedizioni e fatturato.
  • Usa priorità: investimento da 13 miliardi $ in 4 anni, produzione +50%.
  • Europa in calo: quota UE30 giù di 70 punti base, attese Fiat 500 ibrida e Jeep Compass.
  • Riorganizzazione interna: più vicinanza a clienti, concessionari e istituzioni.
  • Crisi chip: gestione quotidiana con una “war room” dedicata.
  • Perdite in borsa: la trimestrale non ha convinto gli analisti

Antonio Filosa nella tradizionale call con gli azionisti fa il punto sui conti di Stellantis relativi al terzo trimestre 2025, periodo nel quale il Gruppo ha registrato ricavi per 37,2 miliardi (+13%). Il manager italiano, subentrato a Tavares, nel suo discorso sottolinea la crescita del mercato americano, fondamentale per le marginalità dell’interno Gruppo Stellantis.

“Il nostro piano commerciale sta procedendo con un ritorno alla crescita del fatturato”, ha dichiarato, sottolineando un incremento del 13% sia per le spedizioni consolidate che per i ricavi netti rispetto allo stesso periodo del 2024.

Gli analisti però non sono rimasti convinti dalla vision di Filosa e una conseguenza diretta di questo è stata la flessione in borsa (-10%). I motivi possono essere molteplici; su tutti, gli oneri legati alle modifiche del piano di prodotto, con il deciso spostamento delle elettriche alle ibride.

Stellantis, aumentano le vendite

La performance di vendita globale è cresciuta del 4%, trainata da un’importante ripresa in Nord America e soprattutto negli Stati Uniti, dove le vendite sono salite del 6%. “È stato un trimestre entusiasmante – ha detto Filosa – con una quota di mercato Usa in miglioramento, un portafoglio ordini rafforzato e una pipeline prodotti in piena esecuzione”. Tra i modelli protagonisti, Jeep Wrangler, Gladiator e Wagoneer hanno fatto registrare “guadagni solidi”.

Priorità americana

Filosa non ha avuto dubbi nel ribadire il focus strategico sul mercato statunitense: “Da quando ho assunto il ruolo di Ceo, ho chiarito che gli Stati Uniti sono una priorità fondamentale per il nostro successo (leggi QUI). Quando siamo forti negli Usa, siamo più forti ovunque”. A supporto di questa visione, Stellantis ha annunciato un maxi-investimento da 13 miliardi di dollari in quattro anni per rilanciare la produzione americana. Un piano che prevede cinque nuovi modelli e un aumento del 50% della produzione negli stabilimenti a stelle e strisce.

All-new Dodge Charger Daytona Scat Pack (left) and Dodge Charger Daytona R/T

Le ombre sull’Europa

Il rovescio della medaglia arriva però dall’Europa, dove Stellantis ha registrato un calo della quota di mercato UE30 di 70 punti base. Filosa ha parlato di mercati difficili in Francia, Italia e nel comparto dei veicoli commerciali leggeri (leggi lo speciale su Atessa), dove il Gruppo è leader ma ha sofferto di un rallentamento. “La concorrenza è agguerrita, ma stiamo adottando misure per recuperare terreno”, ha assicurato.

Tra le mosse annunciate, il lancio della nuova Fiat 500 ibrida, modello dal quale si attende una domanda significativa, soprattutto in Italia, e l’imminente arrivo della Jeep Compass nel segmento C.

Prodotti, chip e strategia

Il rilancio passa anche attraverso una revisione della struttura organizzativa. “Abbiamo modificato la nostra organizzazione per ristabilire vicinanza con clienti, concessionari e fornitori”, ha spiegato Filosa, annunciando anche il riavvicinamento ai governi e alle autorità regolatorie.

Non mancano tuttavia le sfide, come la persistente crisi dei chip: “Abbiamo istituito una war room e operiamo con una gestione day-by-day per fronteggiare i problemi di fornitura”, ha affermato, riferendosi alla crisi legata a Nexperia e alle restrizioni imposte da Pechino.

Verso una crescita sostenibile

“Abbiamo visto progressi sequenziali positivi rispetto all’anno precedente”, ha concluso il Ceo, ribadendo che il lavoro proseguirà nel secondo semestre per sostenere una crescita “di lungo termine, redditizia e sostenibile”.

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