Stellantis incontra le organizzazioni sindacali italiane. Antonio Filosa, Ceo del Gruppo automobilistico, ha ribadito l’impegno del Gruppo nei confronti dell’Italia, sottolineando la centralità del Piano Italia nella strategia industriale del costruttore.
All’incontro erano presenti, oltre a Filosa, anche Emanuele Cappellano (responsabile europeo), Xavier Chéreau (Chief Human Resources & Transformation Officer) e Giuseppe Manca (responsabile relazioni industriali). Per le sigle sindacali hanno partecipato i principali rappresentanti di FIM, FIOM, UILM, UGLM, FISMIC e AQCFR, con i rispettivi segretari nazionali.
“Serve rivedere urgentemente la regolamentazione europea”, ha esordito Filosa, “che non tiene in adeguata considerazione le reali condizioni del mercato e della nostra industria”. L’eccessiva rapidità nel fissare target stringenti, ha spiegato, ha colto impreparati sia la domanda che l’offerta.
Tra i punti critici segnalati da Stellantis l’assenza di neutralità tecnologica nelle direttive europee, l’urgenza di misure concrete per il rinnovo del parco circolante, il sostegno necessario per il segmento delle citycar e la necessità di rivedere i target imposti ai veicoli commerciali.
“Per tornare competitivi e soddisfare davvero le esigenze dei clienti, occorre agire subito”, ha detto il manager. “Abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, a partire da voi sindacati, per rafforzare il nostro dialogo con l’Europa”.
Filosa ha quindi confermato che il Piano Italia sta rispettando le tempistiche previste. La produzione della nuova Fiat 500 ibrida inizierà a novembre nello stabilimento di Mirafiori, mentre a Melfi partirà a breve quella della nuova Jeep Compass.
“Oggi vi annuncio anche 400 nuove assunzioni a Mirafiori, legate all’avvio del secondo turno produttivo della 500 ibrida, da febbraio 2026. Un segnale tangibile, che si aggiunge ai recenti ingressi in ingegneria sia a Torino sia ad Atessa”, ha affermato Filosa, pur precisando che “non è ancora abbastanza, ma è il massimo possibile nel contesto attuale”.
A Cassino, il lancio delle nuove Giulia e Stelvio, inizialmente previsto in versione solo elettrica, sarà riprogrammato in ottica multi-energia, con l’obiettivo di salvaguardare la produzione locale.
Su Termoli, Filosa ha fatto sapere che ACC (la joint venture per le batterie) “sta ancora valutando i piani di investimento per la gigafactory”, con una decisione prevista entro la fine dell’anno. Intanto, prosegue lo sviluppo del progetto legato alle trasmissioni, con l’obiettivo di “tutelare l’occupazione esistente”.
A chiudere l’incontro, le parole di Emanuele Cappellano, che ha ribadito la disponibilità dell’azienda a un confronto continuo: “Siamo pronti a un dialogo aperto e costante. Solo lavorando insieme potremo affrontare le sfide della transizione e garantire un futuro solido all’Automotive italiano”.
I sindacati dopo l’intervento di Filosa hanno ribadito la loro preoccupazione.
Questo quello che si legge nella nota stampa pubblicato sul sito di Fiom-Cgil: “La situazione di Stellantis in Italia ci consegna un quadro che necessita di un vero e proprio testa coda per invertire la direzione degli ultimi anni che a oggi non c’è stato. Il quadro ereditato dall’attuale amministratore delegato ci dice che quest’anno la produzione sarà ulteriormente in peggioramento rispetto al 2024, l’occupazione è in continua riduzione attraverso le uscite volontarie incentivate. In controtendenza, per Mirafiori ci sarà l’assunzione di 400 lavoratori per far fronte all’aumento dei turni per la 500 ibrida, ma per gli altri stabilimenti nessun segnale di rigenerazione dell’occupazione a partire dagli enti centrali. Il problema è invertire il dato di utilizzo degli ammortizzatori sociali in tutti gli altri stabilimenti che coinvolgono circa il 60% dei dipendenti”.
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