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Allarme sicurezza stradale in Europa: ancora troppi morti sulle strade

di Redazione - 26/06/2025

Sicurezza stradale in Italia

I dati dell’ultimo rapporto dell’ETSC (European Transport Safety Council) rivelano una realtà preoccupante: nel 2024 le strade europee hanno fatto registrare 20.017 vittime, pari a circa 55 morti al giorno. Un calo del 2% rispetto all’anno precedente, ma ancora troppo lontano dalla riduzione annua del 6,7% necessaria per raggiungere il traguardo europeo del dimezzamento delle vittime stradali entro il 2030.

Italia: miglioramenti minimi, tasso di mortalità oltre la media UE

Nel panorama europeo, l’Italia mostra segnali poco incoraggianti. Le stime per il 2024 indicano una riduzione dello 0,3% nel numero dei decessi rispetto al 2023. Il tasso di mortalità, pari a 51 morti per milione di abitanti, è superiore alla media dell’Unione (45), posizionando il nostro Paese solo al 19° posto su 27 per progressi nella riduzione della mortalità stradale nell’ultimo decennio.

Costi umani ed economici: bilancio pesante per l’Europa

Il report evidenzia che dal 2014, grazie ai miglioramenti nella sicurezza stradale, sono state salvate circa 23.800 vite, con un risparmio economico stimato di 60 miliardi di euro. Tuttavia, se l’UE avesse mantenuto il ritmo di riduzione richiesto, il numero delle vite salvate avrebbe potuto superare quota 73.000, con benefici economici pari a 184 miliardi di euro.

Dal 2019, anno di riferimento pre-Covid, il calo complessivo delle vittime della strada nell’UE è stato appena del 12%, ben al di sotto del 27% richiesto per restare allineati alla traiettoria dell’obiettivo 2030. La riduzione dei feriti gravi continua a essere ancora più lenta, aggravando il quadro generale.

Norvegia al vertice della sicurezza stradale europea

Il PIN Award 2025 è stato conferito alla Norvegia, che nel 2024 ha registrato solo 16 decessi stradali per milione di abitanti – il miglior risultato tra i 32 Paesi monitorati dal programma PIN. Un riconoscimento al costante impegno nella promozione della sicurezza stradale, che ha fatto della Norvegia un modello virtuoso a livello internazionale.

L’appello dell’ETSC: agire con decisione, adottare il Safe System

Il rapporto lancia un chiaro messaggio alle istituzioni europee e ai governi nazionali: per invertire la rotta, è indispensabile implementare il modello Safe System, un approccio che mira a costruire infrastrutture e regole in grado di prevenire le conseguenze fatali anche in caso di errore umano.

“La Norvegia dimostra che le morti sulle strade non sono una fatalità: si possono evitare” – ha dichiarato Antonio Avenoso, autore dell’inchiesta e direttore esecutivo dell’ETSC –. “Conosciamo gli strumenti che funzionano. Ciò che manca è la volontà politica. Senza azioni decise e coordinate, continueremo a contare migliaia di vittime ogni anno”.

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