
Milano AutoClassica 2025 è stata la cornice del 7° Raduno di YoungClassic. In questo articolo andiamo a scoprire tutte le 12 vetture vincitrici che hanno ottenuto i 12 riconoscimenti.
Prodotta dalla British Leyland tra il 1969 e il 1981, l’Austin Maxi fu l’ultima vettura progettata da Alec Issigonis, ingegnere britannico di origine greca conosciuto come il “padre” della Mini. Nata per colmare il vuoto tra le Austin 1300 e 1800, adottava soluzioni tecniche moderne come la trazione anteriore, le sospensioni Hydrolastic e un cambio manuale a 5 marce. Tuttavia, per contenere i costi, ereditò elementi della carrozzeria della 1800, penalizzandone l’estetica.
Versatile e spaziosa (i sedili abbattibili creavano un letto), montava un motore 1.5 da 75 cv, affiancato nel 1970 da un 1.7 da 80 cv, poi evoluto in versione HL e HLS con doppio carburatore e interni più curati. Nel 1980 subì un leggero restyling estetico. L’auto, mai particolarmente fortunata sul mercato, uscì di produzione nel 1981 dopo 450.297 esemplari. Ma il proprietario della 1750 che ha vinto la rivaluta: “E’ una macchina geniale: è veloce e confortevole”, ha dichiarato Nathan Schiavi durante la premiazione sul palco.
La Fiat 131 è un’autovettura prodotta dalla Casa italiana tra il 1974 e il 1985. In questo specifico caso parliamo della versione wagon, denominata Maratea. Presentata nell’autunno del 1974, in un periodo critico segnato dalla crisi petrolifera del 1973 e da forti tensioni economiche e sociali. L’aumento del prezzo dei carburanti penalizzava le auto più potenti e assetate, mentre l’inflazione, spinta dai rincari energetici, alimentava scioperi e proteste che paralizzavano spesso la produzione della Casa italiana. La 131 è quindi nata per rispondere a specifiche esigenze di mercato: offrire una buona dotazione tecnologica accompagnata a una solidità progettuale. La versione “giardinetta” Maratea ha sostituito la 124 Familiare.
“L’ho acquistata perché sono sempre stato appassionato di 131. Questa macchina l’ho inseguita per diversi anni, finché poi l’ex proprietario ha ceduto e me l’ha venduta. Poi chiaramente l’ho restaurata da cima a fondo”, ha dichiarato il proprietario vincitore Luigi Tignonsini.
L’Audi S8 è una vettura di rappresentanza d’altri tempi. La versione S8 è dotata del V8 4.2 potenziato a 340 cv e cerchi di lega da 18 pollici. Tra gli accessori figurano il sistema audio Bose, cambio automatico, sedili di pelle, telefono, climatizzatore dual zone, airbag guidatore e passeggero, vetri e sedili elettrici, tetto apribile, ABS e controllo di trazione. Di proprietà di Guido Milner, la vettura ha una storia particolare: “Me l’hanno regalata. Era ferma in un parcheggio da anni”.
La Porsche 911 GT3 di Lorenzo Pellicci, immatricolata nel ‘2000, ha vinto perché la storia che si cela dietro a questa vettura merita di essere raccontata. Immatricolata in Italia, poi è finita a Osaka, dove è rimasta per diversi anni e, infine, a Tallin, in Estonia. E proprio in Estonia è stata recuperata da Lorenzo, che si è preso la briga di riportarla in Italia.
La Bugatti EB110 di De Angelis è un’hypercar da sogno e non poteva non vincere l’ambito riconoscimento: “La Più Bella Di Tutte”. Prodotta tra il 1991 ed il 1995 dalla Bugatti Automobili, durante la sua gestione italiana negli stabilimenti di Campogalliano, in provincia di Modena. La EB110 è uscita dagli stabilimenti della Fabbrica Blu, che, purtroppo, oggi versa in condizioni di degrado e abbandono.

Damiano Ambrosini, il proprietario della Mazda MX-5 NA del 1991 che ha ottenuto il premio, è un habitué dei raduni di YoungClassic. Il premio che ha ricevuto è il riconoscimento di una storia di passione che alimenta l’entusiasmo che mette nella partecipazione agli eventi e ai raduni.
L’Autobianchi Y10 1.1 Élite è una vettura completa di ogni optional che esprime il massimo della funzionalità. L’allestimento Élite adotta i coperchi dei vani portaoggetti della fascia inferiore della plancia ed ha i rivestimenti in rivestita in Alcantara, con poggiatesta anteriori sellati e regolabili in altezza. Esternamente si distingue per il disegno caratteristico dei copricerchi. Molto bello e perfettamente conservato l’esemplare di Matteo Giavazzi.
Che dire della Innocenti Small 500SE di Fabrizio Arlanch? Un’auto che incarna perfettamente la milanesità, con un bellissimo interno Missoni. “Molto di più, niente di meno”, recitava il claim dello spot della Innocenti. “Vorrei sottolineare che nonostante sia un’auto utilitaria, è stata disegnata da Marcello Gandini ed è ancora attualissima da guidare”, ha dichiarato Fabrizio Arlanch durante la premiazione.
“L’ho acquistata un anno fa. Per me è sempre stata un’auto incredibile, anche se poco valorizzata”, ha affermato Claudio Arissone durante la premiazione.
L’Opel GT è una coupé sportiva prodotta tra il 1968 e il 1973. Il progetto nacque nei primi anni ’60, quando General Motors decise di dare un’immagine più dinamica alla gamma Opel, fino ad allora legata a modelli solidi ma poco grintosi. Per guidare questo cambiamento fu chiamato a Rüsselsheim il designer americano Clare MacKichan, affiancato da un team internazionale che includeva anche Erhard Schnell, responsabile del reparto N10. L’obiettivo era creare un’auto dal forte impatto stilistico e sportivo, capace di competere con marchi tradizionalmente più votati alla sportività. Del resto basta osservarla per notare l’impronta americana.
L’Autobianchi Y10 Avenue di Cristiano Re ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di ACI Storico per il suo perfetto stato di conservazione, oltre che per la rara colorazione.
La 911 Carrera S di Luca Torrisi è un’esemplare del 2004 in condizioni perfette, sia all’esterno che all’interno. Il proprietario ha dichiarato: “Ogni volta che la vedo per me è un’emozione. Per me è il coronamento di un sogno”.
La Mercedes 190 SL del 1956 di Ruggero Antonucci più che un’auto è una vera e propria scultura su quattro ruote. Il Premio Artomotive (leggi QUI i dettagli) incarna perfettamente lo spirito di questa vettura, che ha una carrozzeria con delle forme sinuose e senza tempo.
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