Che anno, il 2023, per Porsche! Non “solo” compie 75 anni ma il suo modello più rappresentativo, la Porsche per antonomasia, taglia il traguardo dei 60. La prima 911 vede infatti la luce nel 1963 e, da allora, l’evoluzione è stata incredibile, pur nel rispetto delle linee fondamentali del progetto originale. Linee intese come design della carrozzeria ma anche come impostazione tecnica, con il motore, sempre e rigorosamente boxer, montato in posizione posteriore a sbalzo. Dunque 911 S/T: una denominazione che conoscono solo i veri intenditori, visto che è stata usata negli anni 70 per identificare i modelli da competizione. Questa, di S/T, in quanti esemplari sarà prodotta? 1.963, ovviamente, e numerati. L’auto è già ordinabile a partire da 314.839 euro: cifra elevata che può lievitare in un attimo, e clamorosamente, non appena ci si lascia tentare dagli optional.
La prima 911 vede infatti la luce nel 1963 e, da allora, l’evoluzione è stata incredibile, pur nel rispetto delle linee fondamentali del progetto originale.
La linea guida nello sviluppo della Porsche 911 S/T è stata la leggerezza: ecco perché i tecnici sono partiti GT3 RS, priva però delle appendici aerodinamiche estreme e delle altre soluzioni concepite per massimizzare il carico in ogni condizione. Una configurazione che rende la S/T non solo più “armonica” nel design ma anche più utilizzabile su strada. A proposito di questo aspetto, anche le regolazioni di assetto ed elettronica di controllo sono più “morbide e facili”. Detto questo, non è che lo studio portato avanti in galleria del vento per il resto della gamma 911 sia stato gettato al… vento. C’è l’alettone mobile sul cofano posteriore delle altre 911, caratterizzato però da un Gurney flap aggiuntivo e da alcuni elementi specifici nel paraurti anteriore e nel sottoscocca.
Arrivato alla foto degli interni, l’occhio dell’appassionato cade immediatamente sulla leva del cambio. E la palpebra si spalanca, l’espressione vira tra l’incredulo, il soddisfatto e il voglioso, perché non c’è il (pur eccellente) PDK, bensì il manuale a sei marce ravvicinate. Per il resto, nella scheda tecnica spiccano l’asse posteriore sterzante, le portiere di carbonio con maniglie tradizionali, la barra antirollio posteriore in cfrp, i parafanghi anteriori allargati e il tetto in carbonio e il rollbar in carbonio. E poi lui, il protagonista indiscusso: il boxer 4.0 da 525 CV, rigorosamente aspirato, che già agita la RS.
Vi abbiamo parlato tanto di leggerezza: l’ago della bilancia si ferma a quota 1.380 kg, a secco: un valore che fa della Porsche 911 S/T la 992 più leggera di sempre (40 kg in meno rispetto alla GT3 Touring con cambio manuale). Un risultato ragguardevole, a cui Porsche è arrivata curando ogni aspetto. I cerchi, per esempio, sono di magnesio: misurano 20″ di diametro all’anteriore e 21″ al posteriore e montano rispettivamente pneumatici 255/35 e 315/30. Ancora, ecco lo scarico sportivo alleggerito, la batteria al litio, i sedili in cfrp, i vetri alleggeriti, l’impianto frenante carboceramico e la frizione specifica, più leggera di 10,5 kg rispetto a quella standard. Capitolo prestazioni: la 911 S/T tocca i 100 km/h con partenza da fermo in 3,7 secondi e la velocità massima è autolimitata a 300 km/h.
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