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Perché l’ibrido Toyota è eterno?

di Emiliano Ragoni - 03/04/2025

Toyota

La Toyota ha fondato il suo impero automobilistico sull’affidabilità e sull’efficienza del sistema ibrido.

Da diversi anni si classifica al primo posto come maggiore costruttore automobilistico al mondo (nel 2024 ha chiuso con oltre 9 milioni di unità), grazie a un portafoglio prodotti capace di soddisfare le esigenze di tutti. Certamente, alla base c’è il sistema di qualità Toyota Kaizen (è la crasi tra KAI -cambiamento, miglioramento- e ZEN -buono, migliore-), che affonda le sue radici nella cultura millenaria giapponese. Un miglioramento continuo ottenuto grazie a processi efficienti.

Ed è esattamente la logica che ha adottato la Toyota per il suo sistema ibrido (QUI l’approfondimento su quello della Renault). Ma come funziona?

Il cuore pulsante del sistema ibrido Toyota

La Casa nipponica ha investito molto nel sistema ibrido che ha debuttato sulla Prius, vettura che per diversi anni è stata tra le più vendute al mondo.

Il cuore dell’Hybrid Synergy Drive (HSD), che alimenta tutti i sistemi ibridi della Toyota, è un piccolo e semplice dispositivo chiamato Power Split Device -PSD- (vedi foto sotto).

Il PSD è costituito da un gruppo di ingranaggi planetari che elimina la necessità di avere un cambio tradizionale e dei componenti della trasmissione. Funziona come una trasmissione a variazione continua (CVT), ma con un rapporto di trasmissione fisso.

Il PSD permette all’auto di utilizzare l’energia di un motore a combustione interna (ICE) e dei due motori/generatori elettrici (MG1 e MG2), che girano tutti a velocità diverse e variabili. Il PSD consente anche al più piccolo dei due motori/generatori, l’MG1, di fungere da motorino di avviamento per l’ICE, eliminando così un altro componente presente in un tradizionale motore a benzina.

Il segreto del meccanismo epicicloidale Toyota

Osservando l’immagine sopra (QUI per vedere il simulatore completo) è possibile vedere come si comporta il sistema alla variazione della velocità sia dell’ICE che dell’MG2. Quest’ultimo, è il più grande dei due motori elettrici e viene anche chiamato motore di trazione perché la sua velocità ha una relazione fissa con la velocità delle ruote. Facendo variare i giri dell’MG2, il tachimetro cambia, aumentando, mentre la modifica della velocità del motore elettrico non influisce direttamente sulla velocità di crociera.

Il motore elettrico può girare più velocemente o più lentamente, a seconda della potenza necessaria. Con la resistenza o l’assistenza dei motori elettrici l’auto può raggiungere la velocità desiderata, mantenendo sempre il motore elettrico alla velocità che gli consente di essere il più efficiente possibile.

Le velocità di rotazione di MG1, MG2 e ICE sono interdipendenti. La velocità di MG1 cambia sempre quando si varia la velocità di uno degli altri due. L’MG1 ha una velocità massima di 10.000 giri/min in entrambe le direzioni (positiva o negativa) con un limite software di 6500 giri/min se ICE è spento.

Nel sistema ibrido della Toyota, limitato a livello software, l’ICE girerà sempre se si sta viaggiando sopra i 70 km/h. La MG1 spesso cambia direzione di rotazione in condizioni di guida normali.

La rotazione del motore è limitata a velocità comprese tra 1000 e 4500 giri/min. Può anche fermarsi completamente, ma qualsiasi valore compreso tra 0 e 1000 RPM (giri al minuto) costringe il cursore a salire o scendere (vedi foto sotto). Il motore a combustione interna non può funzionare efficacemente al di sotto di questa velocità. Il sistema ibrido ne è a conoscenza e arresta il motore a combustione interna quando decide che non è necessario usare l’ICE, facendolo ripartire quando serve più potenza o una velocità maggiore dalla MG1 (foto sotto).

Modalità di collegamento tra i tre motori nel sistema ibrido della Toyota

La semplicità è il suo punto di forza

Il cuore della tecnologia è un meccanismo di pochi ingranaggi sfruttato con intelligenza attraverso motori elettrici e inverter. Questo sistema può essere azionato da ciascun motore singolarmente oppure in collaborazione fra loro. Quando si rallenta o si frena, permette di recuperare quell’energia che andrebbe dispersa in calore, per ricaricare la batteria che alimenta i propulsori elettrici.

Il meccanismo di ingranaggi che è alla base dell’ibrido della Toyota

Cos’è il Power-Split Device (PSD)?

Di seguito riepiloghiamo come funziona il sistema ibrido della Toyota.

Il Power-Split Device, cuore del sistema Hybrid Synergy Drive (HSD) della Toyota, è un meccanismo epicicloidale (o planetario) che consente di:

  • Distribuire la potenza del motore termico fra trazione e generazione elettrica,
  • Combinare le fonti di energia (termica ed elettrica) per muovere il veicolo,
  • Eliminare la necessità di un cambio tradizionale, grazie a una trasmissione a variazione continua elettronica (eCVT).

⚙️ Struttura del PSD: i componenti principali

Il dispositivo è costituito da un singolo set epicicloidale composto da:

  • Componente collegamento funzione
  • Sun Gear (ingranaggio solare) MG1 (Motor Generator 1) avvio motore, generazione energia
  • Planet Carrier (portasatelliti) motore a combustione interna (ICE) fonte di potenza primaria
  • Ring Gear (corona) MG2 (motore di trazione) + ruote trazione elettrica e rigenerazione

⚡ Modalità di funzionamento

1. Avvio e marcia a basse velocità (solo elettrico)

  • Il motore termico è spento
  • MG2 muove il veicolo
  • MG1 può funzionare da generatore per MG2 o per la batteria
  • 🔋 Energia dalla batteria → MG2 → Ruote

2. Accelerazione o alta richiesta di coppia (ibrido combinato)

  • Il motore a benzina entra in funzione e fornisce coppia al planet carrier
  • Parte di questa potenza muove direttamente le ruote tramite il ring gear (MG2)
  • Il resto alimenta MG1, che converte energia meccanica in elettricità per MG2 o la batteria
  • 🔥⚡ ICE + MG1 + MG2 lavorano insieme

3. Andatura costante o alte velocità (termico + assistenza elettrica)

  • Il motore termico lavora nel suo punto di massima efficienza
  • MG1 può generare energia per mantenere la carica della batteria
  • MG2 può contribuire con potenza aggiuntiva o rimanere passivo

4. Frenata rigenerativa

  • MG2 lavora come generatore, convertendo l’energia cinetica in elettricità per ricaricare la batteria.
  • 🛑 Frenata → energia recuperata → batteria

Logica di gestione: la chiave è l’elettronica

Il PSD è comandato elettronicamente, non meccanicamente. Il sistema decide:

  • Quanto carico deve andare al motore termico
  • Quanto alla generazione elettrica (MG1)
  • Quanto deve essere fornito da MG2 per la trazione
  • Questo avviene in tempo reale grazie alla centralina del sistema ibrido (HCU), che monitora: velocità, carico, stato batteria e posizione del pedale dell’acceleratore

🎯 Vantaggi del sistema PSD

  • ✅ Nessun cambio tradizionale (meno complessità meccanica)
  • ✅ Efficienza ottimale del motore a combustione
  • ✅ Maggiore durata, meno manutenzione
  • ✅ Estrema fluidità di marcia
  • ✅ Transizioni impercettibili tra termico/elettrico

🔻 Svantaggi del sistema PSD

  • Sensazione di guida poco “coinvolgente”:
    Il sistema PSD genera un effetto “elasticità” o “slittamento” nella risposta all’accelerazione, poiché non c’è una connessione diretta tra il motore e le ruote come in una trasmissione tradizionale
  • Questo è noto come effetto “rubber band” (fionda), molto percepibile soprattutto nelle forti accelerazioni
    👂 L’utente percepisce un aumento dei giri motore senza un’accelerazione proporzionale

🔻Complessità elettronica e di controllo

Anche se il lato meccanico è relativamente semplice, il sistema richiede una gestione elettronica molto sofisticata, che regola in tempo reale:

  • La potenza dell’ICE
  • La generazione e il consumo di energia elettrica
  • I flussi tra batteria, MG1, MG2.

🔻Efficienza limitata ad alcuni scenari

  • Il PSD è ottimizzato per la guida urbana e suburbana, dove la variabilità di carico e velocità valorizza l’efficienza ibrida.
  • In autostrada o a velocità costante elevate, l’efficienza decresce rispetto a un moderno turbodiesel o a un full hybrid in parallelo
  •  Limitazioni in termini di potenza trasmessa
  • Essendo un sistema a ingranaggi planetari con split power, l’efficienza meccanica e la capacità di gestire alti livelli di coppia sono inferiori rispetto a sistemi a frizione o doppia frizione
  • Non adatto a veicoli ad alte prestazioni o sportivi puri (La Toyota lo abbina a modelli a vocazione ecologica e urbana)
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