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Opel rimanda la svolta a zero emissioni a dopo il 2028

di Redazione - 26/08/2025

 

Testo di Mattia Eccheli

Lunga vita ai motori a combustione. O, meglio, vita “più lunga”. Opel, come riferisce la testata specializzata tedesca Automobilwoche, ha fatto slittare la scadenza del 2028. Questa era la data confermata ripetutamente anche dal Ceo Florian Huettl negli anni scorsi come quella a partire dalla quale la casa del Fulmine avrebbe commercializzato in Europa esclusivamente auto elettriche.

La decisione di anticipare addirittura di sette anni il divieto comunitario di vendere macchine ad alimentazione convenzionale è diventata prematura. E, almeno per le condizioni attuali del mercato, anche troppo ambiziosa. Il costruttore che ha il suo quartier generale vicino a Rüsselsheim, poco lontano da Francoforte sul Meno, continuerà a puntare sulla strategia multienergy che caratterizza il gruppo Stellantis.

Motore Opel Corsa hybrid

Congelati i piani Stellantis per la produzione di celle a Kaiserslautern

Ciascun modello avrà una variante elettrica, plug-in, ibrida o a combustrione interna: “Questa opzione non deve essere limitata al 2028, se la domanda lo richiede”, ha chiarito una portavoce citata dalla rivista. Quello che non è chiaro è fino a quando sarà disponibile il ventaglio di soluzioni tecnologiche, dato che – nonostante tutto – in luglio in Germania (il più grande mercato del Vecchio Continente) le elettrificate hanno raggiunto comunque il 57% di quota, con i veicoli alimentati esclusivamente a batteria che si sono attestati oltre il 18% del totale.

In ogni caso, Opel non rinuncerà alle elettriche, anche perché segnali interessanti arrivano da altre grandi nazioni come la Francia e il Regno Unito. Diversi costruttori hanno “aggiornato” la strategia, inclusa Porsche, la cassaforte del gruppo Volkswagen, che ha tra l’altro appena disposto la sospensione della produzione di batterie per le auto elettriche della Cellforce Group, una controllata che si occuperà solo di ricerca e sviluppo. A farne le spese saranno circa 200 lavoratori: la sigla IG Metall si aspetta le lettere di licenziamento già entro la settimana. In Germania anche Stellantis ha congelato i piani la fabbricazione di celle per gli accumulatori nel sito di Opel di Kaiserslautern.

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