Testo di Mattia Eccheli
Prima, prima della prima. Alla vigilia del suo debutto stradale (almeno per i media italiani), la Opel Mokka GSE si è portata a casa il “volante d’oro” nella classe riservata alle auto piccole. Si tratta di un titolo assegnato da esperti e lettori di alcune testate tedesche. Il progetto di trasferire l’esperienza maturata nel rally elettrico alla strada ha già centrato un obiettivo importante, ossia quello di non far rimpiangere altre alimentazioni.
Perché la Mokka GSE (una volta la E indicava l’iniezione, Einspritzung in tedesco, mentre adesso sta per Elektrisch) è l’evoluzione della Corsa a zero emissioni sviluppata per le competizioni: il suv da 4,15 metri di lunghezza apre una nuova era nel panorama del Motorsport elettrico (di Opel, ma non solo) e diventa già un modello che “tutti” possono guidare quotidianamente.
In Italia, IPT esclusa, ha un prezzo che parte da 47.300 euro (non esattamente popolare), ma i dati principali e anche tutta la componentistica ad alta tensione (batteria, inverter e motore solo per citarne una parte) sono condivisi con la versione da competizione. Ad esempio i 281 Cv di potenza e i 345 Nm di coppia che, in modalità Sport valgono anche 200 orari di velocità massima (le altre sono Eco, fino a 150 km/h, e Normal, fino a 180) e un’accelerazione da 0 a 100 all’ora in 5,9”.
Nessun’altra Opel elettrica arriva a tanto. Con l’accumulatore agli ioni di litio da 54 kWh, la casa del Fulmine promette un’autonomia massima fino a 336 chilometri, anche a seconda degli pneumatici, montati su cerchi da 20 pollici (due in più rispetto alla GSE Rally).
I consumi omologati oscillano tra i 17.9 e 19.5 kWh/100 km, non troppo distanti da quelli contabilizzati dal computer di bordo al termine di una prova di oltre 150 chilometri poco fuori Madrid con scarsissima attenzione ad una guida efficiente: 21.2. Del resto è piuttosto leggera, meno di 1.600 chilogrammi, e con un bagagliaio la cui capienza si discosta poco da quella delle varianti ibrida e a benzina: una quarantina di litri in meno, tra 310 e 1.060.
La Mokka GSE è uno degli esempi che conferma che viaggiare in elettrico non è meno divertente che farlo con un’unità convenzionale. In pista, solo come passeggero sulla declinazione da rally, si capisce cosa può fare, anche del punto di vista acustico, con il suo rombo artificiale. Su strada, con il suo assetto ribassato (un centimetro in meno), con il suo differenziale autobloccante a slittamento limitato, con il suo rivisitato telaio che, spiega Opel, ha assi appositamente progettati, e nuovi ammortizzatori idraulici, è scattante e allo stesso rapida, con un’impostazione equilibrata, ma dinamico.
Tra fruscii e rotolamento, alle andature un po’ più elevate si avverte qualche rumore, ma sia in entrata sia in uscita di curva si fa apprezzare per la sua stabilità. E anche per il suo sterzo sincero e per le forme ergonomiche del suo volante.
Soprattutto chi intende guidarla in montagna, gradirebbe montanti anteriori un po’ più sottili, mentre al posteriore la visibilità è buona. Chi vuole mettere alla prova anche sé stesso, sullo schermo centrale da 10” può spulciare tra una serie dati che la casa del Fulmine ha deciso di rendere disponibili, inclusi quelli sulle accelerazioni e sulla forza G.
Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto
Comprare auto cinesi conviene davvero? Oltre 50 auto tra cui scegliere. Abbiamo analizzato l'offerta di MG, BYD, Omoda e tutti gli altri brand del Dragone. Attenzione però ai falsi risparmi....