
Omoda e Jaecoo, realtà che fanno capo al gruppo cinese Chery, sono in continua ascesa nel nostro paese. Nei primi otto mesi del 2025 i due marchi hanno immatricolato in Italia oltre 7.600 auto, più di costruttori consolidati come Lancia che certo è orfana della vecchia generazione. Un traguardo ancora più sorprendente se si considera che le attività commerciali nel nostro Paese sono iniziate soltanto un anno fa.
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A consolidare questa crescita è chiamata l’ultima novità del brand cinese per l’Italia ossia la Omoda 5 Super Hybrid, crossover di segmento C lungo 445 cm. La linea richiama le coupé grazie alla coda rastremata, mentre il frontale è stato recentemente aggiornato con una griglia dalla trama più fine ed elegante.

Il sistema è una derivazione della meccanica della Jaecoo 7 plug-in, declinata però in variante full hybrid non ricaricabile. Il motore 1.5 turbo benzina da 143 cavalli, funzionante secondo il ciclo Miller, lavora insieme a un’unità elettrica che muove le ruote anteriori. La potenza complessiva raggiunge 224 cavalli con una coppia massima di 295 Nm, mentre la batteria ha una capacità di 1,8 kWh. Il funzionamento ricalca lo schema già visto sulle ibride Honda: la trazione è per lo più affidata all’elettrico, con il termico che agisce come generatore e si collega direttamente alla trasmissione solo quando necessario.
Secondo i dati ufficiali, il consumo medio nel ciclo Wltp è di 5,3 l/100 km. Con un serbatoio da 51 litri l’autonomia stimata si avvicina ai mille chilometri, ma l’esperienza maturata con la Jaecoo 7 plug-in suggerisce che, con una guida attenta, sia possibile superare questa soglia. Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 7,9 secondi e la velocità massima è di 175 km/h, valori che collocano la Omoda 5 Shs-H tra le crossover compatte più brillanti, pur senza pretese sportive. Due le modalità di guida, Eco e Sport, quest’ultima capace di rendere più immediata la risposta di acceleratore e freno.
La gamma è articolata in due versioni, Pure e Premium. Già la prima propone un equipaggiamento completo con cerchi in lega da 17 pollici, sedili sportivi con poggiatesta integrati, climatizzatore automatico bizona con bocchette posteriori, doppio schermo da 12,3 pollici e connettività wireless con Android Auto e Apple CarPlay. Non mancano i sistemi di assistenza alla guida, con ben venti funzioni disponibili. La Premium arricchisce la dotazione con impianto audio Sony, ricarica a induzione, telecamere perimetrali con visione dall’alto, rivestimenti in ecopelle, sedili anteriori riscaldati e ventilati, tetto apribile e portellone elettrico. I prezzi sono rispettivamente di 28.500 euro per la Pure e di 31.500 euro per la Premium, mentre le uniche opzioni a pagamento riguardano i colori speciali e la verniciatura bicolore.

La garanzia di sette anni o 150 mila chilometri, che diventano otto anni e 160 mila chilometri per i componenti del sistema ibrido, testimonia l’ambizione di Omoda di conquistare la fiducia del pubblico europeo. Considerati contenuti tecnici, dotazioni e prezzo, la nuova Shs-H ha tutte le carte in regola per imporsi come la versione di riferimento, destinata a sostituire progressivamente la meno interessante variante a benzina.
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