
In collaborazione con Sara Assicurazioni
Proviamo a capire perché investire e come farlo in sicurezza, anche per essere più felici
I soldi non sono tutti uguali e per questo è impossibile rispondere con un sì o con un no alla domanda, i soldi danno la felicità? Ci sono i soldi guadagnati con il lavoro, quelli ereditati o che otteniamo da rendite passive. E poi c’è il denaro in uscita: quello che spendiamo senza nemmeno accorgerci, quello che accumuliamo per realizzare un sogno, quello che va in investimenti a breve, medio o lungo termine, quello sfumato in inezie, quello che diamo in beneficenza…
La felicità economica non si misura con l’aritmetica. Cento euro tenuti sul conto corrente valgono quanto cento euro in un salvadanaio con su scritto “viaggio alle Maldive”? Secondo la psicologia finanziaria, no, perché ai primi cento euro manca un progetto, manca il piacere della sfida con se stessi, manca la fantasia e manca entusiasmo.
Arriviamo così alla nostra domanda: cento euro investiti sono come cento euro tenuti sul conto corrente?
Agli italiani piace risparmiare in modo tradizionale, ma non investire. Secondo diverse indagini (tra cui quelle di Banca d’Italia e ISTAT), circa il 70% delle famiglie italiane preferisce mettere da parte il proprio denaro in conti correnti o depositi bancari, spesso a rendimento nullo e gravati da costi, piuttosto che investirli. Ma da dove nasce questo modo radicato di agire?
La risposta è nella psicologia finanziaria: in Italia, il denaro è ancora vissuto più come una riserva che come uno strumento per costruire opportunità future. Un retaggio culturale che affonda le radici in paure e preconcetti.
L’aspra verità è che oggi risparmiare non basta più
Servirebbe un cambio di mentalità. Per via dell’inflazione e dei tassi d’interesse ancora poco favorevoli per i conti tradizionali, lasciare i propri soldi “fermi” equivale, in pratica, a vederne diminuire il valore anno dopo anno.
Ecco perché investire è meglio che risparmiare, soprattutto se si hanno obiettivi concreti: comprare casa, far studiare i figli, garantirsi una pensione integrativa o semplicemente una maggiore serenità economica.
Ma quali sono gli obiettivi di risparmio e investimento dei connazionali? Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, al primo posto, il futuro della famiglia e dei figli (28%), seguito dall’esigenza di far fronte alle difficoltà economiche del presente (17%) e dal desiderio di incrementare il proprio tenore di vita (17%). Un ulteriore 14% dichiara invece un obiettivo di prevenzione, costruendo un capitale per proteggersi da eventuali imprevisti.
Perché è così difficile iniziare a investire?
C’è la paura di sbagliare davanti a scelte apparentemente complesse. Ma quello che serve è un supporto adeguato, capace di spiegare quel che sembra – è solo apparenza – troppo complicato.
Investire è il modo migliore per far sì che i nostri risparmi lavorino per noi e ci aiutino a realizzare i nostri obiettivi
Per fortuna, investire non significa necessariamente esporsi a grandi rischi. Esistono soluzioni pensate proprio per chi cerca un equilibrio tra protezione e rendimento. Un esempio concreto è rappresentato da Sara Assicurazioni, compagnia italiana da sempre legata alla tutela delle famiglie, e Sara Vita, compagnia specializzata nell’area del risparmio, investimento, previdenza e protezione.
Sara Vita propone soluzioni pensate per i risparmiatori più prudenti: piani di accumulo, polizze vita con capitale garantito o strumenti a rischio contenuto, che permettono di investire gradualmente, con orizzonti di lungo termine e con la serenità di essere affiancati da consulenti esperti.
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