Prosegue l’iniziativa “Ogni pilota, un albero” che prevede la messa a dimora di un albero per ciascun pilota in gara, venti alberi come i venti protagonisti della griglia, lasciati a crescere nel circuito che ospita il GP per formare nel tempo un bosco permanente. Dopo Imola, anche Monza fa la sua parte e inaugura il “Bosco dei Piloti”.
La cerimonia si è svolta nell’area Bosco Bello all’altezza della Variante Ascari, nel cuore del Parco di Monza, il grande polmone storico legato alla Villa Reale in cui l’Autodromo venne edificato oltre un secolo fa. Ridare importanza al Parco significa restituire centralità al paesaggio che circonda la pista e rilanciare l’identità originaria del complesso.
In vista del Gran Premio d’Italia di domenica 7 sono stati messi a dimora 20 nuovi alberi, uno per ciascun pilota al via, insieme a un “Cipresso di San Francesco”, clone dell’esemplare monumentale custodito nel chiostro del monastero francescano di Villa Verucchio (Rimini). Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato di Formula 1, ha salutato il nascente Bosco dei Piloti come “un’eredità viva” che collega lo sport al futuro del pianeta, ricordando il percorso della categoria verso il Net Zero 2030 e l’impegno a promuovere un cambiamento positivo dentro e fuori dalla pista.
L’iniziativa è promossa da Automobile Club d’Italia e Autodromo Nazionale Monza, con il contributo del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, e rientra nel programma nazionale di educazione ambientale “Un albero per il futuro”, grazie al quale sono già state piantate oltre 50 mila piante tra scuole, città e sedi dei principali eventi motoristici.
In questo quadro il Commissario Straordinario dell’ACI, Tullio Del Sette, sottolinea che non si tratta solo di incrementare il patrimonio verde, ma di affermare il ruolo del mondo dei motori come parte attiva della transizione ecologica del Paese. Dal 2023 ogni edizione del GP aggiunge 20 alberi, tasselli di un bosco che cresce con continuità.
A rimarcare il cambio di paradigma interviene il Sub-Commissario ACI, Giovanni Battista Tombolato, per il quale la vecchia equazione “motorsport = inquinamento” è smentita dai fatti: amare questo sport significa trasformare ogni appuntamento agonistico in attenzione e azioni concrete, dedicate e riconoscibili a tutela dell’ambiente.
Il messaggio trova eco nelle parole del Presidente eletto dell’ACI, Geronimo La Russa, che definisce l’iniziativa un gesto piccolo per chi lo compie ma grande per la comunità dei tifosi: radici che custodiscono la memoria, fusti che danno forza al presente, rami che rappresentano la speranza per il futuro. Un simbolo della missione condivisa di garantire all’Autodromo Nazionale Monza un domani all’altezza del suo straordinario passato e del valore del suo Parco storico.
Alla piantumazione hanno partecipato anche il Generale C.A. Fabrizio Parrulli, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, e il sindaco di Monza Paolo Pilotto, accanto a Domenicali, Del Sette, Tombolato e La Russa.
Il Cipresso di San Francesco arricchisce l’edizione che precede le celebrazioni per l’ottavo centenario del Santo e si inserisce nel più ampio cantiere di ricostruzione del bosco dell’Autodromo dopo l’alluvione del 23 e 24 luglio 2023: un programma finanziato da Regione Lombardia e attuato da ACI che prevede nei prossimi mesi la messa a dimora di 56 mila piantine e 300 alberi a pronto effetto. Un passo ulteriore per dare al Parco — culla storica dell’Autodromo — la centralità che merita.
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