
Testo di Maurizio Bertera
Del progetto Mole Urbana, il quadriciclo elettrico modulare tutto italiano, si parla dall’estate 2020. A quasi cinque anni dall’annuncio, il designer che l’ha fondato – Umberto Palermo ha trovato le risorse per iniziare la produzione di serie, grazie a una cordata composita. La società, ora chiamata MU-Fabriano Srl, ha concluso, nello scorso dicembre, un aumento di capitale sottoscritto in gran parte da Venture Capital (il ramo di Cassa Depositi e Prestiti) insieme a un gruppo di industriali e investitori marchigiani. Per la cronaca, la valutazione dell’azienda certificata da Porsche Consulting, si aggira sui 10 milioni di euro. L’annuncio ufficiale è stato fatto oggi da Palermo stesso in una tavola rotonda organizzata a Fabriano, il comune in provincia di Ancona dove ha sede MU-Fabriano Srl, e i fornitori locali hanno già avviato la filiera produttiva.
E’ stata anche l’occasione per scoprire la nuova configurazione a quattro posti, studiata per la famiglia, che si affianca alla Sport GT a due posti e alla Cabrio, sempre a due posti. Non deve stupire che se il ‘cuore’ del progetto sia a Torino (Palermo è siciliano ma cresciuto in città, l’assemblaggio dei modelli – a partire da fine anno – è nella ex-Stola ad Orbassano), il passaggio decisivo sia maturato tra le colline marchigiane. «Ho fatto per anni il designer di elettrodomestici ed è un’esperienza di cui faccio ancora tesoro» ha spiegato Palermo che si è costruito nel tempo una fitta rete di contatti su un territorio, in cerca di rilancio. «Il telaio in acciaio inox, l’abitacolo in estruso d’alluminio e le altre componenti arrivano a Orbassano dalle Marche.
Mi piace sottolineare che tutta la macchina è made in Italy tranne pochissimi elementi come i fanalini posteriori, che arrivano dalla Polonia, e le batterie, ovviamente cinesi». Lunga 2,65 metri nella versione a passo corto e 3,30 in quella con abitacolo lungo, Mole Urbana – che attende la classificazione di Dekra come quadriciclo – punta a commercializzare oltre 400 esemplari entro fine anno per produrne almeno 1.200 l’anno prossimo. Il sogno – obiettivamente non facile – per il designer «è saturare Orbassano di auto, così da aprire un altro sito di produzione proprio a Fabriano, per le regioni del Centro-Sud e i mercati del Mediterraneo».

Nella presentazione di Fabriano, è arrivata anche la ‘benedizione’ dal vivo di Adolfo Urso. “Questo progetto è nato sul territorio ed è un esempio e un modello di come il made in Italy possa vincere anche la sfida dell’elettrico” ha spiegato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy. In particolare, Urso ha sottolineato l’importanza di realtà che “nascono nelle aree interne del nostro Paese, con la collaborazione di tante piccole e micro imprese, in un settore del futuro competitivo com’è quello della mobilità elettrica cittadina. Questo è un esempio e un modello di come possiamo essere all’avanguardia in Europa, pienamente consapevoli che si tratta di una vera e propria rivoluzione industriale”.
La gamma completa, i prezzi, le potenze e le dotazioni della Mole Urbana saranno svelate in luglio 2025 mentre da metà settembre ci sarà il lancio commerciale e l’arrivo nelle concessionarie dei primi quadricicli di serie. La rete dei punti vendita è composta da 30 concessionarie sparse sul territorio italiano – secondo le parole di Palermo – e già operative coi marchi Mercedes, smart, Bmw, Mini, Maserati, Bentley e Porsche per coprire tutte le regioni d’Italia.
Il listino: sotto i 12 mila euro, incentivi esclusi, e da lì in su fino a oltre i 20 mila.
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