
Se il mercato dell’auto in Italia nel 2024 è andato peggio di quello nel 2023, il discorso cambia per il comparto moto. Secondo i dati diffusi da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), il settore delle due ruote a motore chiude l’anno con un sorprendente +10,5% rispetto al 2023. In questo scenario, il comparto moto si presenta come un punto di riferimento per l’industria italiana ed europea, tra crescita della domanda interna, innovazione tecnologica e competitività globale.
Il mercato complessivo delle due ruote a motore ha totalizzato 373.313 unità vendute, il miglior risultato dal 2010. Questo incremento rappresenta una crescita significativa, con le moto a guidare l’avanzata: +14,48% e 166.454 unità immatricolate. Anche gli scooter si sono comportati bene, con un aumento del 7,54% e 186.639 veicoli venduti. I ciclomotori, inizialmente in difficoltà, hanno concluso l’anno con un +7,45% e 20.220 unità, grazie soprattutto alle vendite di fine serie legate alla transizione normativa verso l’Euro 5+. Dicembre, infatti, ha segnato un picco straordinario di immatricolazioni (+200,68%), con una forte spinta delle moto (+283,13%) e dei ciclomotori (+247,05%).
Il presidente di ANCMA, Mariano Roman, ha commentato questi risultati dichiarando: “Un mercato dinamico, resiliente, reattivo, dove convivono una grande passione, nuovi utenti e nuove esigenze di mobilità. Se dovessimo assegnare un Oscar 2024 nell’ambito della mobilità privata, il premio andrebbe sicuramente ancora alle due ruote a motore”. Roman ha sottolineato anche il ruolo centrale dell’Italia nel settore: “Il nostro Paese gioca un ruolo di assoluto protagonista, esprimendo un valore di oltre 9,5 miliardi di euro e occupando saldamente il primo posto nell’eurozona per produzione”.
Benelli Trk tiene dietro un mostro sacro come la BMW GS aggiudicandosi il primo posto della classifica delle moto più vendute. Negli scooter domina incontrastato l’Honda SH, sia nella versione 125 che 150. Ecco la classifica top 10 delle varie categorie:

Il settore degli scooter elettrici in Italia ha registrato nel 2024 un calo delle vendite pari al 16,08% rispetto all’anno precedente. Così come per le auto elettriche, le cause di queste difficoltà risiedono nei prezzi ancora elevati rispetto ai modelli tradizionali, una rete di infrastrutture di ricarica non sufficientemente capillare e incentivi governativi percepiti come insufficienti.
Tuttavia, l’ultimo mese del 2024 ha registrato un risultato positivo, con una crescita del 21,78%, suggerendo una possibile inversione di tendenza per il 2025. Modelli come l’Askoll Es1 e il Piaggio Vespa Elettrica hanno contribuito a questa ripresa, dimostrando che con politiche di sostegno più decise e investimenti mirati sulle infrastrutture, il mercato degli scooter elettrici potrebbe finalmente decollare.
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