
Testo di Mattia Eccheli
La Rolls-Royce non produce auto per molti, realizza i sogni di pochi. Per quelli che se li possono permettere. Con la sesta Private Collection sono appena 25 in tutto il mondo (nessuno in Italia, pare di capire), che si devono tra l’altro “accontentare” di modelli identici. Qualsiasi personalizzazione, quella della quale si occupa la occupatissima divisione Bespoke, è esclusa. Anche perché dietro allo sviluppo di questa limitatissima serie ci sono già 3 anni e 40.000 ore di lavoro.
La sola opzione è quella della guida: a destra o a sinistra. Fine. Con una somma attorno ai tre milioni di euro (è una supposizione perché nessuno si sbottona sul prezzo), i clienti hanno acquistato (ciascuna vettura è già venduta da tempo) la sintesi artigianale della storia dell’auto e allo stesso tempo anche la più complessa lavorazione degli interni (di sicuro per il legno) che abbia mai impegnato il costruttore di Goodwood.
La Phanton Centenary Private Collection esibisce un interno nel quale sono cuciti, disegnati e intarsiati 77 motivi che ne hanno caratterizzato il primo secolo di vita. I designer, fa sapere la Casa automobilistica del gruppo Bmw, “hanno esplorato i proprietari più rappresentativi, le figure chiave, i luoghi in cui Phantom è stata concepita e costruita e gli eventi che ne hanno segnato l’epoca”.

L’architettura della limousine non cambia con i suoi 5,98 metri di lunghezza e il suo motore V12 da 6.75 litri. Mentre l’abitacolo è impreziosito da tessuti disegnati in sartoria, particolarissimi ricami, pelle incisa al laser e lavorazioni del legno all’avanguardia, tra cui intarsi 3D, dorature e stratificazioni di inchiostro 3D. Sicuramente esclusivi, forse anche un po’ kitsch. Poi ci sono inserti in oro a 24 carati, ad esempio nelle decorazioni delle portiere.
All’esterno, sul frontale della carrozzeria bi-color (con cristalli di vetro) spicca lo Spirit of Ecstasy (necessariamente a scomparsa, anche se questa è veramente una vettura da collezionisti) fuso in oro massiccio a 18 carati per garantirne la resistenza e poi placcato a 24 carati “per una finitura impeccabile e anti-ossidazione”.
Non solo: la statuetta è stata successivamente presentata all’Hallmarking & Assay Office di Londra, che ha rilasciato un punzone “Phantom Centenary”. C’è poi oro a 24 carati (e smalto bianco) anche nel logo “RR”, che per la prima volta si trova davanti, dietro e anche a destra e sinistra. Interessanti i cerchi, ciascuno dei quali esibisce 25 linee circolari incise: un omaggio sia al numero della Private Collection sia, se si sommano, al secolo di vita della Phantom.

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