La NHTSA, l’agenzia federale statunitense per la sicurezza stradale, ha un nuovo amministratore. Si tratta di Jonathan Morrison, la cui nomina è stata approvata giovedì scorso con 51 voti favorevoli e 47 contrari, secondo quanto riferito dalla Reuters.
Morrison avrà il compito di guidare l’agenzia in un momento cruciale, con l’obiettivo di ridurre il numero di vittime, feriti e costi economici legati agli incidenti stradali. Come specificato dal comunicato rilasciato dal’USDOT, Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti (USDOT), la sua agenda prevede l’applicazione rigorosa degli standard di sicurezza dei veicoli, l’avanzamento nella ricerca in ambito automotive e l’educazione dei conducenti a una guida più sicura e consapevole.
Con un passato professionale che include esperienze in Apple, Auto Advisory Services e presso la California New Car Dealers Association, Morrison ha già operato all’interno della NHTSA in qualità di consulente legale capo durante l’amministrazione Trump.
Uno dei primi dossier che Morrison eredita riguarda Tesla. L’agenzia ha infatti avviato un’indagine su 174.000 Model Y prodotte dal 2021 in poi. Le maniglie elettroniche potrebbero diventare inaccessibili in caso di incidente, rendendo difficile l’uscita, in particolare per i bambini, che potrebbero potenzialmente rimanere intrappolati all’interno.
Secondo John Bozzella, presidente dell’Alliance for Automotive Innovation, questa nuova fase per la NHTSA dovrà necessariamente basarsi su una strategia che metta al centro l’educazione del consumatore e un uso responsabile della tecnologia salvavita. Quest’ultima, considerata una componente chiave della sicurezza nazionale e dell’economia americana.
Non è l’unica questione aperta per il nuovo numero uno dell’agenzia. Morrison seguirà anche l’indagine su 2,4 milioni di veicoli Tesla dotati del sistema Full Self-Driving, avviata nell’ottobre 2024 dopo quattro incidenti, di cui uno mortale. Al centro dell’attenzione: le prestazioni del sistema in condizioni di scarsa visibilità e la conformità della tecnologia agli standard di sicurezza federali.
A peggiorare la situazione per Tesla, come riportato dalla CNBC, la NHTSA ha aperto nel 2025 un’altra inchiesta per ritardi nelle comunicazioni obbligatorie sugli incidenti legati ai sistemi di assistenza alla guida.
In base alle norme federali, le segnalazioni devono essere trasmesse entro cinque giorni. Tesla avrebbe giustificato i ritardi con problematiche nella raccolta dei dati, dichiarando che sono state risolte. Ora dovrà sottoporsi a una verifica completa.
A finire sotto l’occhio del ciclone anche una funzione di guida remota, oggetto di indagine dall’inizio del 2025, collegata a una serie di incidenti. Tutte queste situazioni evidenziano le criticità regolatorie legate alla rapida evoluzione tecnologica nel settore Automotive.
Per Bozzella è indispensabile dotare l’industria automobilistica americana di un quadro normativo moderno, stabile e lungimirante, che passa proprio da un rafforzamento dell’operato della NHTSA.
La nomina di Jonathan Morrison arriva dopo tre anni di vuoto al vertice dell’agenzia e segna un momento chiave per la regolazione della mobilità futura, in particolare per quanto riguarda la safety tech e i veicoli a guida autonoma.
Le numerose inchieste che vedono coinvolta Tesla confermano l’urgenza di definire regole chiare e aggiornate, in grado di accompagnare l’innovazione senza compromettere la sicurezza.
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