
L’impiego dell’intelligenza artificiale (AI) nell’ambito della gestione del traffico può dare risultati sorprendenti. Sfruttando i dati in tempo reale, che consentono l’ottimizzazione dei segnali stradali e la gestione dei semafori, la congestione sulle strade sudcoreane è diminuita.
La sperimentazione è stata avviata in occasione delle festività del Capodanno lunare (29 gennaio), con un flusso stradale che ha visto picchi di 30 milioni di cittadini. Il giorno di Capodanno, il 29, il volume del traffico autostradale era stimato in 6,39 milioni di veicoli e con un tempo di percorrenza da Seoul a Busan intorno alle 7 ore e 40 minuti.
Le Smart Road utilizzano tecnologie come IoT, AI, sensori e reti di comunicazione per monitorare le condizioni stradali in tempo reale e migliorare l’interazione tra i veicoli. In Corea è stato utilizzato un sistema di controllo del traffico basato sull’intelligenza artificiale Urban Traffic Brain (Unick), sviluppato l’anno scorso dall’Istituto coreano di ricerca sull’elettronica e le telecomunicazioni (ETRI).
Unick analizza il volume del traffico in tempo reale agli incroci e ottimizza automaticamente i segnali stradali, con una riduzione dei tempi di percorrenza stimati di circa il 15%. Mentre il sensore Timus di Bitsensing aiuta a gestire la congestione del traffico attraverso l’osservazione capillare di incroci complessi.
Unick quindi si concentra sull’ottimizzazione degli incroci. Mentre un’altra soluzione sempre proveniente dalla Corea, denominata TIMOS e realizzata dalla startup specializzata in soluzioni intelligenti per il traffico Bit Sensing, monitora intere zone stradali complesse. Ha quindi un approccio complessivo (guarda il video sotto).
TIMOS combina radar, telecamere e AI per rilevare e analizzare in tempo reale informazioni sul traffico, violazioni e incidenti. Questo aiuta a ottimizzare il flusso dei veicoli e a rispondere alle varie situazioni, migliorando anche la sicurezza dei pedoni e prevenendo gli incidenti.
TIMOS è progettato per rilevare fino a 256 veicoli che viaggiano a una velocità massima di 320 km/h su un massimo di otto corsie contemporaneamente. Può anche tracciare e analizzare situazioni stradali complesse in tempo reale, impostando 64 zone personalizzate. Attualmente viene utilizzato in diverse città della Corea del Sud, tra cui Wonju, l’isola di Jeju, Seongnam e Daegu, oltre che in aree estere come Mcity nel Michigan (USA) e Verona (Italia).
I ricercatori dell’Università di Trento per ridurre il traffico nelle smart road hanno adottato un approccio ispirato alla natura. Come? Studiando come le grandi popolazioni di formiche possano muoversi in modo ordinato attraverso spazi stretti senza fermarsi o congestionarsi.
I ricercatori hanno effettuato delle osservazioni sistematiche su un percorso di 30 cm di lunghezza (100 volte la lunghezza del corpo delle formiche), tracciando il movimento di ogni insetto e analizzando la velocità, la densità e il tragitto, adottando algoritmi di deep learning (QUI lo studio) e l’algoritmo YOLO.
I risultati hanno mostrato che questi insetti mantengono l’ordine seguendo le scie di feromoni lasciate dalle formiche regine e si muovono in gruppi con piccoli spazi vuoti, senza fermarsi o superarsi.
Durante i loro spostamenti, le formiche generano reti di sentieri che condividono molte caratteristiche con il traffico veicolare sulle autostrade. Le formiche adottano specifiche strategie di traffico (formazione a plotone, velocità quasi costante e nessuna manovra di sorpasso) che aiutano a evitare fenomeni di ingorgo, anche ad alta densità.

Questa strategia può essere applicata anche ai veicoli autonomi e alle smart road. Marco Gerierri, professore dell’Università di Trento, ha spiegato: “Le formiche sono una delle poche specie in grado di gestire il flusso bidirezionale dei veicoli, proprio come le strade, e si muovono senza problemi senza congestionare il traffico. I futuri sistemi di trasporto incentrati sui veicoli autonomi potrebbero trarre ispirazione dal comportamento delle formiche”.
Esattamente come gli insetti che comunicano attraverso i feromoni, i veicoli connessi e automatizzati sulle smart road possono utilizzare tecnologie di comunicazione avanzate per gestire e comunicare con le infrastrutture stradali”. Un metodo per muoversi ad alta velocità in corsie parallele con spazi ristretti potrebbe migliorare l’efficienza del traffico, riducendo al contempo le emissioni di gas”.
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