
Odore di vernice e prospettive di futuro. Passione per le quattro ruote e applicazione concreta. Nella nuova carrozzeria inaugurata da Ford Italia all’interno dell’Istituto Professionale De Amicis-Cattaneo di Roma, si incontrano sogni e realtà. Qui i ragazzi non si limitano a studiare: smontano, riparano, verniciano, si sporcano le mani. Imparano cosa significhi davvero lavorare in officina, un’arte che oggi richiede non solo precisione e cura artigianale, ma anche competenze digitali e conoscenza delle tecnologie più avanzate. Perché un’auto elettrica non si tratta come una vecchia utilitaria, e intervenire su un cofano in fibra di carbonio non è la stessa cosa che sistemare la carrozzeria in acciaio di una vettura d’epoca.
In un’epoca in cui tutto sembra correre verso l’immateriale – intelligenza artificiale, algoritmi, realtà virtuale – la Generazione Z sta riscoprendo il valore del “saper fare”. Secondo l’Osservatorio “Giovani e Professioni”, un giovane su quattro valuta seriamente un mestiere artigianale o tecnico-pratico, soprattutto nel mondo della mobilità. È un’inversione di tendenza che racconta molto più di una semplice moda: è il bisogno di concretezza, di sicurezza lavorativa, di professionalità riconosciute e ben retribuite.

La nuova carrozzeria è la risposta a questa domanda: un luogo dove si impara un mestiere di ieri con gli strumenti di oggi. Un ponte reale tra scuola e impresa, capace di trasformare la formazione in occupazione concreta. “Investire in un progetto di questo tipo significa per noi investire nel futuro”, ha detto l’amministratore delegato di Ford Italia, Fabrizio Faltoni, presentando l’iniziativa. “Quello in officina, in carrozzeria, è un mestiere che oggi richiede competenze specifiche, conoscenza tecnologica, attenzione al dettaglio e tanta passione. Grazie a progetti come questo tante ragazze e tanti ragazzi si avvicinano al mondo del lavoro con una preparazione già solida e in grado di rispondere alla esigenze del mercato“, ha aggiunto.
Il laboratorio non è solo tecnologia – pure all’avanguardia – ma anche cultura. Sulle pareti un murale racconta il lavoro di squadra e il legame con il quartiere Testaccio (sede dell’Istituto): un Ford Explorer reinterpretato con gli occhi dei bambini diventa una gigantesca macchinina da smontare e rimontare insieme, pezzo dopo pezzo. Un simbolo che parla ai ragazzi e ricorda che dietro ogni automobile non ci sono solo bulloni e cavi, ma storie e mani che lavorano.

Ford Youth Academy
La carrozzeria, la prima che una Casa automobilistica inaugura all’interno di un’sitituto scolastico, è stata ristrutturata anche con il contributo di Polin-ac (forno di verniciatura), Würt (utensili e attrezzature), Basf (vernici) e 3M (materiali di consumo). Fa parte del programma Forth Youth Academy, inaugurato nel 2021 coinvolgendo un istituto e che nel tempo è cresciuto fino ad arrivare a 39 istituti. Gli studenti coinvolti sono stati 800, con 158 itocini e 70 assunzioni da parte della rete Ford.
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