
Tre al posto di uno. Con 458 voti a favore, 101 contrari e 14 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato oggi una modifica che introduce maggiore flessibilità in materia di emissioni di CO2 per le nuove autovetture e i nuovi furgoni, allontanando il rischio di multe elevate (fino a 15 miliardi di euro secondo il presidente di Acea e Renault, Luca de Meo) già nel 2025.
In pratica, la modifica proposta dalla Commissione attraverso un emendamento, e approvata ora sia dal Consiglio Ue, dal Coreper (l’organo dei rappresentanti permanenti degli Stati) e dal Parlamento europeo, offre ai costruttori la possibilità di rispettare i propri obblighi, spalmando su tre anni anziché in uno solo la riduzione del 15% delle emissioni inizialmente prevista per il 2025. Per il resto, la normativa resta invariata compresa la possibilità per le Case auto di fare ‘pool’ con quei costruttori che, rispettando ampiamente i limiti (vedi Tesla, così come gli altri produttori di vetture elettriche), mettono a disposizione, a pagamento, quelli che potremmo chiamare per semplificazione ‘crediti’ in modo da compensare i comportamenti meno virtuosi.
Il Parlamento europeo aveva dato martedì scorso dato il suo via libera alla votazione con procedura d’urgenza della modifica proposta dalla Commissione, che ieri è stata approvata senza alcuna modifica anche dal Consiglio Ue, come posizione negoziale.
Il Consiglio potrà dare ora la sua approvazione finale e l’atto sarà adottato dopo la revisione dei giuristi-linguisti. La modifica legislativa potrà essere dunque applicata entro quest’anno, evitando le multe che altrimenti sarebbero scattate, con le norme oggi in vigore, dopo questa scadenza .

Le norme stabiliscono obiettivi per la riduzione delle emissioni medie di CO2 delle auto e dei furgoni nuovi dell’intera flotta delle società attive nell’Ue. Entro la fine del 2025, è previsto il conseguimento di un obiettivo di riduzione delle emissioni annuali di CO2 del 15% rispetto ai valori del 2021 (le emissioni medie per veicolo dovranno essere inferiori a 93,6 g di CO2/km). Entro il 2030, la riduzione dovrà arrivare al 55% (emissioni medie per veicolo sotto i 49,5 g di CO2/km), per poi conseguire entro il 2035 l’obiettivo finale di zero emissioni nette.
La modifica proposta dalla Commissione, e approvata ora sia dal Consiglio Ue e che dal Parlamento europeo, offre ai costruttori la possibilità di rispettare i propri obblighi, gestendo su base triennale tre anni la riduzione del 15% delle emissioni inizialmente prevista per il 2025. L’obiettivo sarà considerato raggiunto se la riduzione verrà rispettata non alla fine del 2025, ma come media annuale del periodo 2025-2026-2027. Questo approccio consentirà alle case automobilistiche di compensare eventuali emissioni annue in eccesso nel 2025 andando oltre l’obiettivo di riduzione nei due anni successivi.
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