
Dopo settimane di attesa, John Elkann, presidente di Stellantis, ha confermato la sua presenza in Parlamento. Questa decisione arriva in seguito alle ripetute richieste da parte di forze politiche sia di maggioranza che di opposizione.
La notizia è stata comunicata direttamente al presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, durante una “cordiale conversazione telefonica”. L’audizione di Elkann segna un cambiamento significativo nell’approccio di Stellantis verso l’Italia.
Questo incontro si inserisce in un contesto di rinnovato dialogo tra Stellantis e il governo italiano, suggellato anche dal recente annuncio di un piano di investimenti da 2 miliardi di euro per gli stabilimenti italiani nel 2025. Il piano prevede anche 6 miliardi di euro in acquisti da fornitori operanti in Italia nello stesso periodo.
L’audizione parlamentare avverrà nelle commissioni competenti, probabilmente in seduta congiunta tra Camera e Senato. Sebbene non sia prevista per gennaio, si terrà nei primi mesi del nuovo anno.
Al centro del dibattito ci sarà l’evoluzione del settore automotive, con particolare attenzione al futuro degli impianti produttivi italiani e alle strategie del gruppo. Non mancheranno domande sui piani di transizione verso l’elettrico, sulle ricadute occupazionali, e sulla cassa integrazione, prevista per il 2025, sebbene con l’obiettivo di ridurre al minimo il suo impatto.
I sindacati, in particolare la Fiom-Cgil, hanno espresso la necessità di un confronto più ampio, chiedendo che il dibattito si sposti a Palazzo Chigi. La Fiom inoltre sottolinea come il piano di Stellantis debba affrontare il tema della continuità occupazionale e come occorrano investimenti nei settori strategici.
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