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Eccentrica V12, la Diablo che non c’è mai stata

di Francesco Pelizzari - 03/04/2025

Quando si parla di restomod sono sempre coinvolti più aspetti, o se si vuole più filosofie. Che sono emersi molto chiaramente alla presentazione di Eccentrica, l’ultimo esempio sul tema, Il bello dei restomod è proprio quello che si possono interpretare in mille modi diversi, ognuno ha il suo.

Il progetto

Emanuel Colombini, fondatore di Eccentrica

Quello di Emanuel Colombini, imprenditore nel settore dell’arredamento e del design con la passione per le Lamborghini, è improntato al rendere di uso quotidiano una macchina impegnativa come la prima Diablo: “Quando ho iniziato a collezionare Lamborghini – conferma Colombini, a lungo pilota del Lamborghini Super Trofeo -, uscì la Diablo GT, che ritengo molto divertente, come un kart con 600 cv. Ma una macchina che oggi sta meglio sotto un telo, abituati come siamo ad automobili che sostituiscono il pilota in tanti momenti della guida. Allora ho deciso di provare a fare qualcosa di mio, un progetto per rendere la Diablo più fruibile. E più bella e al passo con i tempi, senza stravolgerla ma con dettagli di design realizzati con cura maniacale”.

Il design

Questo è stato il primo aspetto, quello dell’idea. Condivisa con il designer, che è forse l’uomo più importante in un progetto simile; di sicuro quello a cui spetta il compito più delicato: innovare senza rivoluzionare, o per meglio dire modificare ma nel rispetto delle origini. Il compito, tanto più impegnativo parlando di Lamborghini, un’auto che è già molto caratterizzata di suo, è toccato a Carlo Borromeo, dello studio BorromeodeSilva già noto per vari lavori sullo stesso genere, primo tra tutti la Amos Futurista: “Come ogni cosa che riguarda Lamborghini è cominciato tutto a una festa a Milano, cinque o sei anni fa. Dopo la Futurista e la Porsche 928 per Nardone facevano fatica a vedere lo step successivo. Poi abbiamo incontrato Colombini, ed è bellissimo che abbiamo avuto per caso questa opportunità, con una Lamborghini poi…”.

Qual è il tratto più riconoscibile di Eccentrica V12 rispetto alla Diablo originaria? “Sicuramente l’allargamento delle carreggiate e di conseguenza del corpo vettura; ora la Diablo appare più aggressiva, meno allungata”. Come si coniugano estetica e ingegneria, soprattutto in un progetto che non è un’auto nuova di serie ma nemmeno un esemplare unico? “Eccentrica è immediatamente riconoscibile, pur nel pieno rispetto del progetto di partenza. Da un certo punto di vista è più semplice rispetto a un progetto di un’auto di serie perché c’è meno da litigare: il designer deve avere un approccio un po’ da ingegnere, per evitare di proporre cose iperboliche. Questi progetti sono da ‘buona la prima’, non c’è spazio per correzioni, se non per piccole cose che si possono evolvere da un esemplare con l’altro, ma le modifiche di sostanza devono essere quelle giuste fin da subito”.

La tecnica

E qui entra in ballo l’altro tema, forse quello più importante: l’ingegneria. Rappresentata da un personaggio ben noto in ambito automobilistico e soprattutto in Lamborghini: l’ingegnere Maurizio Reggiani, che di Sant’Agata è stato direttore tecnico e responsabile motorsport per molti anni: “Sono arrivato in Lamborghini quando la Diablo era a metà della sua vita produttiva, quando c’era in produzione la SV, dunque mi mancava la prima per chiudere il mio cerchio… Mi è piaciuto subito il fatto che nel progetto di Eccentrica si volesse pensare non soltanto all’estetica ma anche alla meccanica. Non ero alla famosa festa – continua Reggiani – ma conoscevo Emanuel Colombini come pilota di Lamborghini. Qui ho potuto implementare la strategia delle one-off di cui mi ero occupato a Sant’Agata, relativamente alle questioni di collaudo e validazione.

Il tema di trasferire tutte le positività del modello prodotto in serie su uno o pochissimi esemplari è molto delicato, specie in relazione agli aspetti omologativi e in particolare a quelli delle emissioni. Ed Eccentrica su questo aspetto è avanti rispetto a tutti gli altri player di questa nicchia”. In cosa si sostanzia l’omologazione di un’automobile del genere? “In sostanza – risponde Reggiani – nel rispettare la regolamentazione che c’era nei singoli paesi al momento in cui il modello era in vendita”.
Un tema non semplice, dato che per esempio questa Diablo rivista e corretta da Eccentrica ha 50 cv in più e uno scarico ben diverso dall’originale, in funzione estetica.


Vediamo allora come è fatta questa Diablo così particolare.

V12 aspirato da 550 cv

Eccentrica V12 mantiene il V12 aspirato da 5,7 litri, ottimizzato per erogare 550 cv grazie a nuovi alberi a camme, corpi farfallati elettronici, oltre a mappature motore specifiche selezionabili direttamente dal guidatore tramite un comando nel tunnel centrale. La grossa novità è il cambio manuale a sei marce, contenuto nella scatola originaria di quello a 5, con rapporti accorciati per una maggiore reattività, abbinato a un innovativo sistema di retromarcia elettrica.

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Il telaio, rinforzato con materiali compositi, è stato riprogettato per migliorare la rigidità strutturale e garantire un comportamento su strada più preciso. L’utilizzo di fibra di carbonio ha inoltre consentito una riduzione di peso di 40 kg rispetto alla vettura originale, recuperando il peso aggiuntivo dato da dotazioni più moderne e performanti, in primo luogo l’impianto frenante Brembo, che ora dispone di dischi anteriori da 380 mm e pinze a sei pistoni.

L’assetto è stato sviluppato con sospensioni a doppio braccio e ammortizzatori semi-attivi Tractive, regolabili su cinque livelli per adattarsi a diverse condizioni di guida. I Pirelli P Zero garantiscono una tenuta di strada superiore, mentre i nuovi cerchi su misura da 19”, forgiati in lega di alluminio, sono più leggeri e di dimensioni maggiori.

L’abitacolo è stato interessato da un grande lavoro di miglioramento, sia dell’abitabilità – ora ci sta comodo anche chi è alto più di 175 cm – sia della posizione di guida con sedile volante e pedaliera molto meglio allineati; l’arredamento poi combina lusso artigianale e tecnologia moderna. Il nuovo sistema infotainment, ispirato agli anni ‘90, è stato sviluppato per preservare l’essenza originale, offrendo al tempo stesso funzionalità avanzate. Il volante ospita comandi integrati, mentre il quadro strumenti è interamente digitale. Il sistema audio, firmato Marantz, è stato studiato su misura per garantire un’acustica immersiva.

Solo 19 esemplari verranno prodotti, ciascuno completamente personalizzabile in ogni dettaglio per riflettere il carattere unico del suo proprietario.

https://eccentricacars.com/
https://borromeodesilva.it/eccentrica-restomod

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