Testo di Mattia Eccheli
Più grande e più… elettrico. Grazie alla piattaforma STLA Medium di Stellantis, il nuovo suv Citroën C5 Aircross guadagna spazio e un’alimentazione completamente a zero emissioni. Designer e ingegneri lo hanno “stirato” nel passo (2,78 metri, 60 millimetri in più) e nella lunghezza complessiva (4,65 metri, 150 millimetri in più) confermandone altezza (1,66 metri con uno spazio libera da terra di 200 millimetri) e larghezza (1,92).
“La seconda generazione di C5 Aircross rappresenta un passo avanti sotto ogni aspetto, grazie alla capacità di fornire una risposta intelligente e completa alle aspettative dei clienti del segmento”, assicura il costruttore. Il suo arrivo sul mercato è previsto nella seconda metà dell’anno con un prezzo che, in Francia, viene addirittura anticipato inferiore a quello del modello attuale. Esteticamente è più fresco e moderno. Con linee tese e affusolate che, tra le altre cose, migliorano la penetrazione: l’aerodinamica (dallo 0,84 di scx della generazione uscente allo 0,75 di quella entrante) beneficia anche di deflettori integrati e prese d’aria.
La nuova ammiraglia conferma nella sostanza l’impegno che il Doppio Chevron aveva assunto con il concept esibito lo scorso autunno al Mondial Paris. In termini di autonomia, gli accorgimenti (inclusi i cerchi fino a 20”, sviluppati sia per migliorare l’efficienza aerodinamica sia per contribuire al raffreddamento dei freni) valgono fino a 30 km in più, almeno in autostrada.
Per Citroën, il nuovo C5 Aircross è il “suv familiare elettrificato di segmento C più confortevole del mercato”. Oltre alle sospensioni ad effetto “tappeto volante”, il costruttore ha adottato sedili “Advanced Comfort” con, tra le altre cose, “schiuma strutturata di elevato spessore” e studiato un nuovo “Sofa design”. Quest’ultimo integra i principi dell’architettura C-Zen Lounge per “offrire uno spazio di benessere in un’atmosfera lounge sia per i passeggeri sia per il conducente”. Poi ci sono anche il bracciolo centrale che include due portabicchieri e due vani per smartphone e il generoso tetto vetrato.
E se i passeggeri hanno più spazio per le gambe e la testa, ce n’è di più anche per i bagagli. Indipendentemente dall’alimentazione dispongono di un vano posteriore con capienza compresa tra 565 e oltre 1668 litri. Altri 40 litri sono stati ricavati nell’abitacolo. Per la produzione del suv vengono impiegati 160 kg di metalli riciclati e anche 47 di plastica riciclata o di origine biologica, tipo quella trasparente utilizzata anche per la consolle centrale che contiene il 20% di tralci di vite della Borgogna.
Sul fronte dei motori, la C5 Aircross sarà a listino con tre varianti di alimentazione.
La prima è la mild-hybrid (Hybrid 145) a 48 Volt accreditata di 900 km di autonomia (fino al 50% del tempo di guida elettrica in città). Abbina il tre cilindri sovralimentato da 1.2 litri da 136 cv all’unità elettrica sincrona a magneti permanenti da 12 cv (28 di picco) alimentata da un accumulatore da 0.9 kWh. La trasmissione è nuova ed è automatica a doppia frizione a sei rapporti.
Grazie all’accumulatore da 21 kWh, la plug-in Hybrid Rechargeable 195 Automatic vanta una percorrenza media fino a 86 km (+33%) in elettrico. Mentre per effetto dell’adozione di un nuovo serbatoio per la benzina da 55 litri in autostrada, l’unità convenzionale arriva a 650. La C5 Aircross plug-in monta un millesei turbo a quattro cilindri da 150 cv accoppiato a uno elettrico da 125 e un cambio a doppia frizione a 7 marce.
Infine arriverà l’inedita variante a zero emissioni disponibile in due declinazioni: una da 210 cv con la batteria da 73 kWh per una percorrenza massima attorno ai 520 chilometri e l’altra da 230 Cv con l’accumulatore da 97 kWh che garantisce un’autonomia fino a 680.
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