
Con la Bugatti Brouillard la Casa francese inaugura il programma Solitaire e va a ridefinire il concetto di personalizzazione estrema. Un esemplare unico che vuole essere qualcosa di più di una “semplice” auto. Ispirata al cavallo più amato da Ettore Bugatti, da cui prende il nome, Brouillard è un tributo all’artigianalità e all’eleganza del sofisticato programma di personalizzazione della compagnia transalpina.
Se Sur Mesure ha alzato l’asticella della personalizzazione in Bugatti, Solitaire traccia una nuova direzione. Si tratta di un programma “one-of-one” che permetterà, ogni anno, la creazione di massimo due esemplari unici, concepiti come vere opere d’arte su quattro ruote. “Senza compromessi”, come sottolinea Hendrik Malinowski, direttore generale del marchio, che parla di “attenzione al dettaglio irraggiungibile perfino per le hypercar più esclusive”.

Il primo modello Solitaire prende vita da un’emozione. Brouillard non è solo un nome evocativo. Era il cavallo prediletto di Ettore Bugatti; bianco come la neve, punteggiato da riflessi perlacei che ricordano la bruma mattutina, proprio come la verniciatura cangiante dell’auto che lo celebra.
La carrozzeria della Brouillard, che si ispira alla decappottabile Mistral, rinuncia a linee taglienti in favore di superfici fluide e “muscolari”, come spiega Frank Heyl, direttore del design Bugatti. Le forme sono ispirate ai tendini sotto pelle di un purosangue in corsa. Anche la distribuzione dei volumi segue la logica classica dell’armonia visiva: parte inferiore scura, parte superiore più leggera per un effetto ottico che slancia la silhouette e amplifica le proporzioni dei cerchi.

Sotto al cofano, l’ultimo e più potente sviluppo del quadriturbo W16 da 1.600 cv. Il diffusore posteriore lavora in sinergia con uno scarico di nuova concezione, mentre le prese d’aria anteriori ottimizzano il flusso grazie a un sistema di depressione sui radiatori. Il tutto è stato ideato per mantenere una pulizia formale degna della migliore scuola coachbuilding, quella a cui Bugatti si ispira da sempre.
L’abitacolo è un inno alla raffinatezza artigianale. Tessuti scozzesi realizzati su misura a Parigi, fibra di carbonio tinta di verde, alluminio lavorato con precisione millimetrica, e inserti di vetro che creano l’effetto di una navata gotica. La spina dorsale dell’auto attraversa l’abitacolo e lo unisce visivamente all’esterno, passando attraverso il tetto trasparente.
Il committente è un collezionista appassionato del mondo Bugatti a tutto tondo: auto storiche e moderne, ma anche mobili di Carlo Bugatti e sculture bronzee di Rembrandt. La Brouillard rende omaggio al fondatore con materiali e le forme, ma anche con un dettaglio simbolico. Il pomello del cambio contiene una mini scultura del cavallo omonimo, realizzata a mano e incastonata nel vetro.
Il programma prevede non più di due creazioni l’anno. Ognuna un pezzo unico, costruita sulle basi tecniche della gamma esistente ma completamente ridisegnata. Il prezzo? Si parla di oltre 26 milioni di euro.
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